L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, con delibera del 30 luglio 2024 resa pubblica martedì 19 agosto 2024, è intervenuta nuovamente sull’annosa questione relativa alla condotta commerciale dell’Ente Acquedotti Siciliani (in liquidazione coatta amministrativa) nella qualità di ex gestore del servizio idrico in alcuni territori della Sicilia, tra cui i Comuni della fascia ionica della provincia di Messina.
L’Antitrust ha ancora una volta contestato alla società, alla luce dei reclami pervenuti dai cittadini, di non aver predisposto un’adeguata informativa ai consumatori in tema di prescrizione biennale essendo – citazione testuale ripresa dal provvedimento dell’Agcom – “omessi i dati e gli elementi necessari all’utente per la verifica dell’entità ed effettività del credito vantato, quali l’attività di lettura dei contatori, il calcolo dei consumi, l’indicazione specifica degli atti interruttivi della prescrizione.Non risulta, inoltre, fornita alcuna prova in merito all’accoglimento dell’eccezione di prescrizione biennale a favore dei consumatori, compresi quelli le cui istanze e reclami erano stati rigettati. Pertanto, allo stato, non risulta cessata la pratica commerciale ritenuta scorretta con la delibera n. 30224/2022 e oggetto di contenzioso”.
In conclusione, l’Antitrust ha ritenuto l’inottemperanza della società al provvedimento del 2022 e quindi la sussistenza dei presupposti per l’avvio del relativo procedimento previsto dall’articolo 27, comma 12, del Codice del consumo, volto all’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria nei confronti della società.
«Questa condotta beffarda nei confronti dei diritti degli utenti – afferma l’avvocato Carmelina Natalia Cilla di Confconsumatori, Federazione provinciale di Messina – è applicata purtroppo ormai da troppe società siciliane (a partecipazione pubblica) che gestiscono il servizio idrico non come una prestazione dovuta e disapplicando le norme di legge e regolamentari».
Confconsumatori segue da tempo l’annosa questione e i consumatori beffati e ingannati dalla condotta societaria – afferma Carmen Agnello, responsabile del settore utenze per l’associazione – che non ha mai correttamente emesso le fatture né rilevato le letture dei consumi reali dal misuratore. Sono numerosi i reclami e i procedimenti di conciliazione instaurati a tutela dei diritti degli utenti, con esito a loro favorevole».
«Invitiamo gli utenti a segnalare simili condotte poste in essere dalle società che in Sicilia Gestiscono il servizio idrico – dichiara l’avvocato Carmelo Calì, vicepresidente di Confconsumatori – perché anche questo provvedimento conferma la fondatezza e l’importanza delle nostre battaglie a fianco dei consumatori e certamente provvederemo a segnalare all’Agcm tutte le ulteriori violazioni di cui siamo già a conoscenza e quelle che verranno».
Per informazioni e consulenze scrivere a confconsumatori.messina@gmail.comoa confconsumatori.taormina@gmail.com oppure contattare telefonicamente la sede provinciale di Messina al numero 3518647740, lo sportello comunale di Taormina (Santa Teresa di Riva) al numero 3275584555 o scrivere alla sede regionale di Confconsumatori Sicilia a confconsumatorisicilia@gmail.com.