Pochi giorni fa, per la prima volta è stata esplorata la famosa “Secca Ripostese”, denominata “A Signura”, dal subacqueo altofondalista Leonardo Leonardi. “A Signura” – come spiega il sub – è una secca ben conosciuta per diversi studi scientifici contrastanti e ai pescatori locali per la grande quantità e tipologie di pesce che si riesce a pescare, avente una profondità che varia dai -96 ai -120 metri e situata a circa 3 miglia dalla costa, nella zona antistante il porto di Riposto”.
A fine agosto, dopo un ulteriore anno di attesa e preparativi, Leonardo Leonardi e tutto il suo team sono riusciti a portare a termine la spedizione. Accompagnati dal Comandante Andrea Le Mura, il team ha navigato a bordo di un’imbarcazione per raggiungere il sito. Cominciata l’immersione, dopo alcuni minuti di caduta libera, Leonardi è arrivato sul buio promontorio roccioso alla profondità di -98 metri e una temperatura di 14°. Una profondità da brividi. Da lì, ha iniziato l’esplorazione della secca che si protrae fino alla profondità di -116 metri.
Il sub racconta che il fondale è cosparso di formazioni rocciose di grandi dimensioni; tali rocce, osservandole attentamente, sembrano essere di origine vulcanica, che sia questo il “famoso” vulcano sommerso? Proseguendo il giro, si riescono ad osservare diverse specie di pesci che nuotano indisturbate. Purtroppo, tra la tanta flora e fauna sottomarina, si vedono pure i tanti piombi e fili da pesca persi dai pescatori che negli anni hanno battuto questo luogo.
Prossimamente verrà realizzato un documentario che racconterà l’intera spedizione.
Un team ha supportato la spedizione formato da Giovanni Lizzio, subacqueo assistente di profondità; Andrea Trischitta, assistente di superficie; Andrea Le Mura, comandante dell’imbarcazione; Domenico Di Martino, seconda imbarcazione, assistenza di superficie; Carmelo Patanè, seconda imbarcazione, assistenza di superficie; Rosario Greco, riprese con il drone; Irene Barbagallo, fotografa.