Pizzicato un peschereccio carico di droga: sequestrati 540 kg di cocaina. Cinque arresti VIDEO -
Catania
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Pizzicato un peschereccio carico di droga: sequestrati 540 kg di cocaina. Cinque arresti VIDEO

Pizzicato un peschereccio carico di droga: sequestrati 540 kg di cocaina. Cinque arresti VIDEO

I militari del Comando Provinciale di Catania della Guardia di finanza, in collaborazione con i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo e del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare nonché con il supporto del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), hanno condotto un’operazione antidroga che ha consentito di individuare e sottoporre a sequestro 540 kg di sostanza stupefacente del tipo cocaina e trarre in arresto 5 soggetti.

L’operazione, sviluppata da unità specializzate del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria (PEF) di Catania, è il risultato di una mirata campagna di prevenzione volta a monitorare i traffici e le rotte commerciali in mare al fine di individuare possibili comportamenti anomali e/o sospetti e attivare specifici controlli sui target emersi.

In tale contesto, grazie alla stretta sinergia sviluppata dalle Fiamme Gialle di Catania con la componente aeronavale della Guardia di finanza e lo S.C.I.C.O., è stato effettuato un monitoraggio giornaliero del tratto di mare compreso tra le province di Catania e Ragusa per finalità di polizia economico-finanziaria che ha consentito di rilevare, tra le altre, movimenti anomali di un motopeschereccio il quale, in luogo dell’attività di pesca, è risultato intento al recupero di diversi colli galleggianti presenti in acqua.

Si è proceduto pertanto a intercettare il natante con l’ausilio delle unità navali del Corpo al fine di procedere a un controllo approfondito. A seguito di ispezione dell’imbarcazione sono stati effettivamente rinvenuti a bordo 18 colli, ognuno dal peso di circa 30 kg, caratterizzati dalla particolare cura dell’imballaggio, verosimilmente diretto a evitare infiltrazioni di acqua in modo da preservarne il contenuto e, al contempo, scongiurare il pericolo di inabissamento grazie a una serie di galleggianti.

Le peculiari modalità di confezionamento e le anomale modalità di recupero hanno dato adito all’ipotesi che potesse trattarsi di un carico di sostanze stupefacenti, con ogni probabilità scaricato in mare da una delle navi cargo che solcano quel tratto di costa per essere successivamente recuperato e trasportato sulla terraferma (c.d. “drop off”).

La susseguente apertura e analisi dei colli, condotta dalle unità specializzate del citato Nucleo PEF di Catania, ha confermato la presenza all’interno degli stessi di numerosi panetti contenenti sostanza biancastra in polvere che, da un preliminare esame tramite l’utilizzo di test speditivi, è risultata essere stupefacente del tipo cocaina.

Per effetto del ritrovamento dell’ingente carico di narcotico, informata costantemente la Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania, si è dunque proceduto:

• al sequestro di iniziativa di un totale di 450 panetti, per un peso complessivo di circa 540 chilogrammi a lordo del confezionamento, nonché dell’imbarcazione utilizzata per il relativo trasporto;

• all’arresto, in flagranza, dei 5 membri dell’equipaggio (4 italiani e 1 cittadino serbo), in quanto ritenuti responsabili del reato di “produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope” di cui all’art. 73 del d.P.R. n. 309/1990, aggravato dall’ingente quantitativo (ex art. 80 del medesimo d.P.R. n. 309/1990).

I provvedimenti di arresto e sequestro, adottati di iniziativa in flagranza di reato, sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria etnea.

L’operazione, resa possibile dalla costante e sinergica azione svolta dai presidi operativi della Guardia di Finanza sul territorio e in mare, si inserisce nel più ampio quadro delle diuturne attività svolte dai finanzieri a testimonianza dell’efficacia e dell’impegno del dispositivo delle Fiamme Gialle nella prevenzione e nel contrasto di ogni forma di traffico illecito. L’individuazione di un simile quantitativo di droga ha evitato che lo stupefacente fosse destinato a inondare le piazze di spaccio, con elevatissimi guadagni nell’ordine di oltre 100 milioni di euro.

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