Il futuro delle Scommesse non aams in Italia -
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Il futuro delle Scommesse non aams in Italia

Il futuro delle Scommesse non aams in Italia

Da ormai 25 anni in Italia i siti di scommesse non aams e quelli con regolare licenza rappresentano due facce della stessa medaglia, quella del mercato del betting. Tuttavia, ciò che attira molti scommettitori verso i casinò non aams che pagano subito è la possibilità di ottenere vincite rapide senza lunghe attese burocratiche, un vantaggio competitivo che questi operatori stranieri offrono rispetto ai siti con licenza locale. Ma qual è di preciso il ruolo dei bookmakers non aams in un mondo iper-competitivo come quello delle scommesse sportive? E soprattutto quale futuro attende queste società di gaming straniero che ogni giorno devono combattere con le restrizioni delle giurisdizioni locali? Proviamo a rispondere a queste domande e a fare chiarezza sull’argomento in questo articolo.

Nuovo riordino del gioco Online

Dal 1998, anno di regolarizzazione delle scommesse sportive in Italia ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata eccome. Il mercato, da autorizzatorio a concessorio ha visto numerosi stravolgimenti per quanto riguarda le leggi da seguire. I costi elevati delle licenza di aams prima e adm poi, le numerose certificazioni richieste, il ruolo di sogei e di altre realtà semi-governative, hanno reso questo mondo davvero molto complicato da gestire per le imprese, sia italiane che straniere che negli anni hanno puntato sul betting.

Ecco perché sono nati i bookmakers non aams. Per rendere più semplice quello che in Italia a causa della burocrazia stava diventato complicato. A metterci il carico da novanta è arrivato il nuovo riordino del gioco online uscito in gazzetta ufficiale a fine 2023 e che prevede di stravolgere ancora una volta il mercato del betting. Con il costo delle concessioni che si impenna a 7 milioni di euro l’una, il panorama delle scommesse rischia di restare in mano a sole pochissime realtà, holding che gestiscono i bookmakers top e che in pratica hanno in mano il 90% del fatturato.

Decreto dignità e pubblicità per i siti di scommesse non aams

Cinque anni prima del nuovo riordino del gioco, ovvero nel 2018, è arrivata la prima spallata del governo, ai tempi quello gialloverde di Lega e 5 Stelle, al mondo del gioco in generale e delle scommesse sportive in particolare. In pochi mesi si è passati da trovare pubblicità dei siti di betting ovunque a vederla vietata. Questo ha aguzzato l’ingegno dei bookmakers non aams che hanno iniziato a far parlare di loro grazie a blog di notizie sportive, articoli di pronostici e soprattutto grazie ai tipster nati sui social come Lo Sbanca o il Pengwin.

Insomma, fatta la legge, trovato l’inganno. Del resto perché dovrebbe essere vietata la pubblicizzazione di un prodotto, quello delle scommesse, che è perfettamente legale? Se lo chiedono i milioni di utenti italiani che sempre più spesso passano da siti con licenza adm a quelli di scommesse non aams e nelle prossime righe vi spieghiamo il perchè.

Il ruolo dei bookmakers non aams nel mercato italiano

I siti di scommesse non aams in Italia come abbiamo detto ad inizio di questo articolo esistono da sempre. Ma se fino a una decina di anni fa erano visti come siti illegali dove il giocatore non aveva la minima sicurezza, oggi questi portali sono all’avanguardia e spesso superano in protezione quelli con regolare concessione.

Quindi se nel passo i bookmakers non aams erano la brutta copia dei siti tradizionali, oggi rappresentano al 100% una vera alternativa. In una situazione del genere, col nuovo riordino del gioco online in corso d’opera i siti di scommesse non aams diventano di fatto veri e propri competitor dei siti adm. Chi la spunterà?

Cosa cercano gli utenti nelle scommesse non aams?

Negli anni il mercato del betting tradizionale si è sempre di più uniformato, sia a livello di prodotto che di quote. E’ così che molti utenti, specialmente gli scommettitori più attenti e che cercando non solo il divertimento ma anche il profitto si sono spostati sui bookmakers non aams.

Le piattaforme stranieri con regolare licenza a Malta, Gibilterra e Curacao garantiscono quote più alte, bonus più convenienti, meno restrizioni, limiti di gioco e di vincita più alti e anche la possibilità di depositare e prelevare con criptovalute. Tutti fattori che, sommati uno a uno, rendono di fatti i nuovi siti di scommesse non aams migliori di quelli con licenza adm.

Prospettive per il futuro del betting nel nostro paese

Con questi presupposti il 2025 che è ormai alle porte si prospetta come un anno molto delicato per capire in che direzione andrà il mercato delle scommesse. Verrà tolto il decreto dignità? Le grandi hub del betting faranno tabula rasa delle piccole realtà? I siti di scommesse non aams continueranno a riuscire ad offrire un servizio oggettivamente migliore rispetto ai rivali? Domande a cui proveremo a dare una risposta nei nostri prossimi articoli sul tema.

 

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