Nel pomeriggio del 9 settembre scorso, una pattuglia di militari del Comando Provinciale di Catania, durante un servizio di controllo economico del territorio, ha tratto in arresto un soggetto che, a bordo di un’autovettura Smart Forfour, risultata rubata poco prima, non si è fermato all’ALT intimatogli, dandosi a precipitosa fuga nel tentativo di dileguarsi.
È così scattato l’inseguimento tra le vie del popoloso quartiere di San Cristoforo, fin quando il ladro, dopo aver percorso via Crocifisso, ha svoltato contromano su via Playa e impattato violentemente contro un furgone di una ditta di spedizioni che stava percorrendo regolarmente la propria corsia.
Il mezzo finiva rovinosamente contro un muro di cemento, abbattendolo, mentre la Smart, ormai semi distrutta, coinvolgeva nella dinamica anche la vettura dei Baschi Verdi. L’incidente, inoltre, causava lesioni lievi all’autista estraneo ai fatti.
Nonostante la violenta collisione, il soggetto si dava a precipitosa fuga a piedi e pur con le intimidazioni dei finanzieri, rivolgeva al loro indirizzo una pistola sparando.
Uno dei militari rispondeva al fuoco esplodendo due colpi in aria a scopo intimidatorio.
Le successive e rapide attività investigative, oltre alla collaborazione della polizia scientifica per i rilievi del caso, consentivano ai finanzieri di individuare il responsabile grazie anche alla visione di diverse telecamere di videosorveglianza posizionate lungo le vie del quartiere.
Il soggetto, identificato in un giovane catanese classe 2000, già denunciato in passato per guida senza patente, veniva così rintracciato e tratto in arresto per i reati di furto, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
A seguito della perquisizione svolta presso l’abitazione dell’uomo sono stati rinvenuti gli abiti indossati durante la fuga e una pistola a salve, priva del tappo rosso, che è stata sequestrata per i successivi accertamenti tecnico-peritali.
L’arrestato è stato messo a disposizione dell’A.G. che – nell’attuale fase del procedimento in cui non si è ancora instaurato il contraddittorio tra le parti – ne ha disposto la custodia cautelare domiciliare fino all’udienza del giudizio per direttissima.
In sede di convalida della misura, il Giudice in composizione monocratica del Tribunale di Catania ha confermato gli arresti domiciliari nei confronti del ventitreenne, disponendo l’uso del braccialetto elettronico.