A Giarre si riaccende il dibattito politico in seguito a ad una presunta richiesta di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio comunale, Giovanni Barbagallo, formulata alle varie forze politiche dal Sindaco di Giarre, Leo Cantarella.
Tra i primi ad intervenire apertamente sulla questione è Salvatore Cantarella, capogruppo di Giarre 2024, che si è schierato apertamente in difesa di Barbagallo, sconfessando le presunte intenzioni che il sindaco avrebbe voluto intraprendere con la richiesta di rimozione del Presidente.
“Giarre 2024 prende le distanze dalle notizie che negli ultimi giorni si sono diffuse su una eventuale sfiducia al presidente del consiglio comunale di Giarre”
Secondo il capogruppo, il Presidente Barbagallo ha sempre agito in linea con gli interessi del civico consesso e non ci sarebbero elementi che giustificherebbero una sfiducia. “Abbiamo contribuito ad eleggerlo assieme a tutta la maggioranza che sostiene il Sindaco e, a oggi, non ravvisiamo nella condotta del Presidente motivo alcuno che potrebbe giustificarne la sfiducia,” ha aggiunto Cantarella, ribadendo la compattezza del gruppo.
La questione si inserisce in un contesto di crisi politica che dura ormai da oltre 50 giorni, con tensioni crescenti all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco di Giarre da qui la necessità, ribadita dalle diverse forze politiche, di un confronto aperto e risolutivo: “Auspichiamo – conclude Cantarella- che a breve il Sindaco convochi la maggioranza consiliare per valutare dopo oltre 50 giorni di crisi se ci sono ancora le condizioni per andare avanti nell’esclusivo interesse di Giarre.”
Tuttavia, la crisi politica rimane aperta e i segnali di tensione tra Sindaco, Giunta e consiglio non accennano a diminuire. Quella che doveva essere una crisi di rapida risoluzione si é ormai trasformata in una guerra di logoramento che comporta la paralisi dell’attività amministrativa.
I prossimi giorni saranno decisivi per comprendere se il sindaco accoglierà l’invito a convocare la maggioranza e se si riuscirà a trovare un nuovo equilibrio politico che possa traghettare Giarre fuori dall’attuale situazione di stallo.