Giarre, alla Biblioteca comunale si presenta il libro “Vietato a sinistra”

Il Coordinamento Donne della zona ionico-etnea, sostenuto dalle associazioni Articolo 1, L’agorà, Cinecircolo, La Clessidra, Fidapa Giarre Riposto, Ipazia, Luogocomune, Società Giarrese di Storia Patria e Cultura, Federazione Giovani Socialisti, giovedì 26 settembre alle ore 16, nella Biblioteca comunale di Giarre presenterà i libro “Vietato a Sinistra: Dieci interventi femministi su temi scomodi”.

Ad illustrare i temi del testo sarà la prof.ssa Gabriella Gullotta, docente del Liceo Scientifico “Leonardo”, e la giovane Diana Puglisi della segreteria provinciale della Federazione Giovani Socialisti. Interverrà Maria Vittoria Longhitano l, Anglican Episcopal inclusive Church.

Saranno presenti le autrici: Silvia Baratella della Libreria delle donne di Milano, Daniele Dioguardi del Centro documentazione UDI di Palermo e Luana Zanella capogruppo alla Camera di AVS (Alleanza verdi e sinistra)
I temi affrontati in questo libro sono particolarmente rilevanti perché il fronte progressista sui diritti si è diviso su alcuni temi, soprattutto in relazione al corpo, alla libertà e alla soggettività delle donne.

Da alcuni anni – spiegano dal Coordinamento – circola un pensiero liberista che tende, in nome delle libertà di ogni persona, a sfruttare il corpo delle donne, per esempio attraverso la Gravidanza per Altri , GpA, e considerare la prostituzione come la libertà di ognuna a disporre del proprio corpo. Un pensiero ed una convinzione che ci riportano indietro verso un nuovo patriarcato, secondo cui le donne possono “liberamente” vendere e produrre figli per altri. Scrive una delle autrici: “il mercato chiede di essere imprenditrici di sè”. Un mercato che non riconosce la fase precedente alla genitorialità: l’esperienza pre-parto che lega la madre alla/al bambina/o cancellando repentinamente ciò che la /il nascitura/o ha vissuto con la madre per nove mesi.

Il libro affronta anche la questione dell’identità di genere esplosa qualche anno fa durante la proposta di legge Zan contro l’omotransfobia.