Sant’Alfio, intitolata una via allo studioso Giovanni Tropea

A Sant’Alfio intitolata una via a Giovanni Tropea con una cerimonia semplice ma molto sentita dai santalfiesi. Chi era Giovanni Tropea? Nato l’1 settembre 1928 a Sant’Alfio, in via Coviello. Tutta la sua famiglia lo incoraggiò a seguire l’innata passione per gli studi nonostante difficoltà non indifferenti: per recarsi al ginnasio “Michele Amari” di Giarre, percorreva ogni giorno a piedi i sei chilometri che lo separavano dal suo paese natìo, prima di andare a vivere per un periodo dal fratello, che nel frattempo si era sposato e trasferito a Giarre.

Ultimati gli studi liceali nel liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale, si iscrisse, nell’anno accademico 1947-48, alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, corso di laurea in Lettere classiche. Terminati gli studi universitari, si laureò il 7 novembre 1953 con una tesi dal titolo “Fonetica del dialetto di Sant’Alfio” con un’appendice lessicale, sotto la guida di Giorgio Piccitto, di cui fu presto collaboratore, che costituì la prima delle molte testimonianze del suo profondo legame con Sant’Alfio. In seguito furono molte le opere di Giovanni dedicate alla parlata della Sicilia orientale, ispirate alle sue radici.

Dal 1 novembre 1955 e fino al 28 febbraio 1963 è, infatti, assistente volontario di Glottologia nella stessa Università di Catania. Dal 1 marzo 1963 e fino al 31 ottobre 1975 è assistente ordinario di Glottologia, coprendo frattanto gli incarichi di Dialettologia siciliana (1 novembre 1968 – 31 ottobre 1975) e – dopo la morte del maestro, Giorgio Piccitto -, anche quello di Glottologia (dall’a.a. 1971-72 e fino al 31 ottobre 1982). Frattanto, il 15 maggio 1965, aveva conseguito la libera docenza in Dialettologia siciliana. Dall’a.a. 1975-76, vinta la cattedra, è straordinario di Dialettologia italiana sempre nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo catanese e, a partire dall’1 novembre 1978, è ordinario nella stessa disciplina fino al 31 ottobre 2001. Poi, a pochi giorni dal suo settantanovesimo compleanno, nel pomeriggio del 20 settembre 2007, il caro maestro se n’è andato per sempre.

Nonostante il suo lavoro gli richiedesse di vivere a Catania, Giovanni Tropea non smise di frequentare Sant’Alfio con assiduità. Negli anni ’70 prese in affitto una casa in paese, dove si recava ogni domenica mattina con la madre ed ogni estate con tutta la famiglia. Amante della pace e della tranquillità del suo paese trascorreva le giornate dedicandosi allo studio e nel tempo libero a rebus e cruciverba della Settimana Enigmistica, alla pratica del violino, a passeggiate in campagna e puntate nella piazza del paese. Anche in questi momenti di vacanza, tra una chiacchiera e l’altra, non perdeva occasione di “intervistare” amici e conoscenti, annotando sull’inseparabile taccuino espressioni, parole e modi di dire dialettali che andavano poi ad informare i suoi molti scritti di linguistica.

L’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Alfio La Spina ha voluto fortemente consolidare il ricordo, intitolando proprio una via, per non dimenticare l’uomo e lo studioso che tanto lustro ha dato alla cittadina. Ma non solo: “Ho istituito una giornata che sarà dedicata al prof. Tropea, il 28 settembre di ogni anno ed inoltre il premio Giovanni Tropea. Con i docenti presenti si è discusso anche di creare un centro studi proprio a Sant’Alfio in collaborazione con il Club per l’Unesco” conclude il sindaco.