“Rispondere alla sofferenza e coltivare la fiducia sono sfide attuali che la Sicilia affronta ispirandosi al patrono d’Italia”
La Regione Siciliana e la Conferenza Episcopale Siciliana (CESI), il 4 ottobre, offriranno l’olio per la lampada votiva di San Francesco d’Assisi nel contesto delle celebrazioni annuali che si svolgono nella città umbra in occasione della festa del Santo Patrono d’Italia.
L’offerta dell’olio per alimentare la lampada che arde perpetuamente davanti alla tomba del Santo è una tradizione che ogni anno vede protagoniste le varie regioni italiane, le quali, a rotazione, hanno l’onore di esprimere il loro legame con il messaggio francescano. Inoltre, verrà offerta una confezione simbolica di olio prodotto nel giardino della memoria come simbolo della lotta contro tutte le mafie. La manifestazione “Custodi di bellezza accendiamo la speranza” coinvolgerà l’intera Isola ad Assisi, a ventuno anni di distanza dall’ultima partecipazione, nel 2003
Le Chiese dell’Isola doneranno mille litri di olio, dalla Regione Siciliana anche 20mila euro per il restauro di due opere d’arte. Ad Assisi saranno presenti 2.200 pellegrini, inclusi 128 presbiteri e 4 diaconi, oltre a molti fedeli che si sono organizzati autonomamente. Il premio “Rosa d’Argento” 2024 sarà conferito a Suor Alfonsina Fileti della diocesi Acireale per il suo impegno nell’assistenza a famiglie in difficoltà, minori a rischio e donne vittime di violenza domestica.
La delegazione siciliana sarà guidata dal Presidente della Regione, Renato Schifani, e dal Presidente della CESi, mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale. Presiederanno anche i vescovi della Sicilia, le amministrazioni locali accompagnate dai sindaci, nonché i rappresentanti della cittadinanza siciliana.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, sottolinea: “L’olio prodotto della terra siciliana è frutto del lavoro appassionato della sua gente e collega la nostra amata terra a San Francesco. Questo atto, ricco di storia, è destinato a lasciare un segno profondo nella memoria collettiva della regione e dell’intera nazione, con l’impegno di costruire un futuro migliore, ispirato dai principi di giustizia e solidarietà che San Francesco ci ha insegnato. Il restauro dei due dipinti dimostra anche il nostro impegno nella tutela del patrimonio artistico e nella promozione dei valori universali di rispetto e collaborazione”.
Nel contesto attuale, caratterizzato da sfide sociali, economiche e ambientali il messaggio francescano di fratellanza assume una risonanza particolarmente profonda. L’offerta dell’olio diventa così anche un simbolo di impegno nel cammino di pace, giustizia e salvaguardia del creato.
Il Presidente della CESi, mons. Antonino Raspanti: “Il pellegrinaggio ad Assisi, in un periodo di grande incertezza globale, non è solo un evento spirituale, ma un’opportunità per riflettere e promuovere i valori che San Francesco ha incarnato, valori che ancora oggi risuonano con forza e urgenza. Assisi ed il Mediterraneo, che bagna la nostra Isola, sono segno di dialogo ed incontro. Siamo chiamati, quindi, a promuovere l’accoglienza, la comprensione ed il confronto reciproco, in un mondo spesso diviso”.
La presenza della Regione Siciliana e dei Vescovi di Sicilia ad Assisi è un segno di unità che coinvolge la collettività.
Mons. Calogero Peri, francescano, vescovo di Caltagirone e referente per Assisi: “San Francesco, con il suo esempio di fede e semplicità, ha lasciato un’eredità che ancora oggi ispira la Chiesa e la Sicilia. In un contesto di attese e ferite, il suo messaggio invita a rinnovare le relazioni fondamentali: con Dio, con i fratelli, con il mondo e con noi stessi. Invertire le dinamiche distruttive e divisive, rispondere alla sofferenza e coltivare la fiducia sono sfide attuali, soprattutto per una Sicilia che, con il suo ricco passato, cerca un futuro prospero e giusto. Seguendo l’insegnamento di Francesco, si può costruire una terra di pace e speranza”.