“Ancora una volta l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Ferro non si smentisce e prova, con bugie e con un atteggiamento vittimista, ad alterare la realtà e a nascondere l’ennesimo debito che si sta creando”. Questa la presa di posizione dei gruppi consiliari di minoranza ‘Se puoi sognarlo puoi farlo’, con i consiglieri Giuseppe Aleo, Lorena Liuzzo e Mario Aleo, e ‘Prima l’Italia’, con Angelo Grasso e Rosario Sorbello, dopo la recente seduta consiliare sugli interventi di rimozione della cenere vulcanica sul territorio.
“L’amministrazione Ferro – proseguono i consiglieri – è tornata in aula per chiedere un ulteriore stanziamento, questa volta senza copertura certa e quindi con la concreta possibilità di creare un ulteriore debito per il comune. Abbiamo chiesto chiarimenti sulle precedenti somme e sui lavori eseguiti ma ancora una volta l’amministrazione non ha risposto, sottolineando che oggi l’esigenza e la tipologia di interventi da fare, in realtà mai attuati, non sia più quella di due mesi fa. Infatti oggi le piogge hanno trascinato la sabbia nei punti a valle e all’interno dei tombini. Abbiamo quindi proposto – spiegano ancora – di rimodulare il progetto, prevedendo la raccolta manuale nei punti a valle, la raccolta manuale dei sacchetti, mai ritirati, e la pulizia delle caditoie, al fine di evitare allagamenti e disagi alle prossime piogge”.
Una proposta avanzata dall’opposizione per ottimizzare il servizio e, soprattutto, per ridurne i costi. “Il nostro piano di interventi – affermano Aleo e Sorbello – avrebbe comportato una spesa di circa 25mila euro, a fronte dei circa 300mila euro che vuole impegnare la sindaca Ferro. Ma la risposta dell’amministrazione comunale è stato un chiaro no, in barba ai cittadini, al dissesto e alla sicurezza. Per questa amministrazione comunale, purtroppo, rappresenta la normalità mettere le mani nelle tasche dei cittadini, tassandoli e tartassandoli. Basta pensare all’aumento del +68% della Tari, del 48% di acqua, suolo pubblico e concessioni, senza considerare la creazione di oltre 1,5 milioni di debiti e la perdita in soli due anni di altri 3,5 milioni di finanziamenti. Noi – concludono – ribadiamo il nostro no allo sperpero di denaro pubblico e alla gestione sempliciotta dell’ente che oggi, ricordo, risulta sempre più invasa dai rifiuti rappresentando la pecora nera della provincia”.