Giarre, Consiglio comunale tra interrogazioni e lettere "al veleno" -
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Giarre, Consiglio comunale tra interrogazioni e lettere “al veleno”

Giarre, Consiglio comunale tra interrogazioni e lettere “al veleno”

In una seduta di Consiglio comunale avviluppatasi attorno al dilemma se i tre assessori senza deleghe presenti in aula potessero rispondere alle interrogazioni o fossero lì solo per “fare le belle statuine” la notizia più importante è la lettura di una lettera inviata dall’ex esperto legale del sindaco, avv. Orazio Scuderi, allo stesso sindaco.

Nella scorsa seduta il consigliere Vitale aveva chiesto di rendere noto il contenuto di questa lettera. Lunedì sera, la lettera è stata portata in aula dal consigliere Gabriele Di Grazia e letta in aula dal Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Barbagallo. Parole pesantissime che incarnano le tensioni tuttora presenti nella politica giarrese.

“Mi rendo conto – ha scritto Scuderi – che il non aver accettato, in nessuna occasione, alcun tipo di compromesso morale, seguendo un percorso ben riconoscibile, di contrasto ed anche di denuncia nei confronti di un sistema fondato sugli interessi di parte e personali, abbia potuto scatenare l’azione di vilipendio della mia persona da parte di un corpuscolo di faccendieri che si aggira nelle stanze del palazzo o si accampa fuori di esse nel tentativo di occuparle appena libere e per farlo cerca intese, raggiunge compromessi, brucia vite, consuma nefandezze, stringe patti scellerati con certi giornalisti dall’indole ricattatoria”.

Nella lettera l’avvocato Scuderi cita le attività svolte nelle sue funzioni e i risultati ottenuti che si attribuisce: “l’apertura al traffico veicolare della bretella di raccordo tra la rotatoria di via Luminaria e la via Mameli), il dissequestro della ex discarica comunale di via Zinghirino, inutilizzata per circa un decennio per un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria (che diverse Amministrazioni del passato hanno cercato di riaprire e dove ora è stata conferita cenere vulcanica) e l’istituzione di un progetto finalizzato alla redazione di una nuova ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato”

“Tutto ciò – continua la lettera – ed è con rammarico che lo dichiaro e ribadisco, ha dato fastidio e continua a dar fastidio a qualcuno che coltiva disegni che nulla hanno a che fare con la buona politica,con il rinnovamento e la crescita della città. A questi soggetti, che operano non per realizzare positivamente le proprie capacità e competenze ma in un’ottica distruttiva, di denigrazione e di sciacallaggio, non dovrà essere consentito non solo di distruggere immagine e dignità personale di uomini, ma anche e soprattutto di danneggiare l’immagine di un’Amministrazione che ha fatto e sta facendo del bene pubblico cittadino il principio ispiratore della propria attività; specie ove chi accusa, diffama e mira alla distruzione della dignità personale per presunti fatti che, seppur biasimevoli, costituiscono mere infrazioni amministrative, sia soggetto che annovera gravissimi precedenti e pendenze per delitti contro la persona puniti con il carcere dal vigente codice penale; continuando indisturbatamente a gestire une stampa ingannevole e fuorviante e ad occupare immeritatamente gli scranni del Consiglio comunale, facendo parte della maggioranza che sostiene l’Amministrazione (perlomeno sulla carta).

Due funzioni strettamente connesse quella della relazione fra il politico e le proprietà dei giornali – conclude Scuderi -, che hanno costituito e possono continuare a costituire un boomerang ove, come nel caso di specie, adoperare al fine di ottenere vantaggi politici veicolando notizie contaminate e tendenziose, volte a garantire una informazione fondata sulla menzogna anziché reale e completa”.

Il consigliere Di Grazia ha, quindi, chiesto che il sindaco chiarisca, in forma scritta e nei tempi previsti dalla norma, cosa pensa della lettera di Scuderi che, secondo il consigliere, merita un approfondimento, anche sollecitando un intervento della Procura della Repubblica. “Se c’è qui – ha detto – un corpuscolo di affaristi, se accadono fatti scellerati o tanto altro chi sa deve dirlo. Bisogna tutelare l’Ente. Dobbiamo essere trasparenti”.

In aula era assente il sindaco ma erano presenti tre assessori, ancora senza deleghe. In proposito il consigliere di opposizione Alfio Tomarchio ha sottolineato che in mancanza di interlocutori non è possibile per i consiglieri porre interrogazioni, ma frattanto le lamentele dei cittadini aumentano. Sulla stessa linea Leo Patanè che ha richiamato i principali problemi: la situazione insostenibile del cimitero dove mancano mancano loculi e i bagni sono chiusi. Le strade groviera, i parchi abbandonati. La mancanza di deleghe è un alibi?

Dai banchi di maggioranza il consigliere Primavera ha ribattuto che gli assessori sono abilitati a parlare.

In ultimo il presidente del consiglio comunale Giovanni Barbagallo lasciando lo scranno più alto da consigliere ha posto un’interrogazione sui pignoramenti del Comune su cui nei giorni scorsi avevano lanciato un allarme e sul punto ha ribadito la correttezza delle informazioni che aveva diffuso e chiesto chiarimenti al sindaco su come il Comune sta affrontando questi debiti che potrebbero causare un nuovo squilibrio al bilancio dell’Ente.

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