Picchiato a sangue anche con una stampella: arrestati padre e figlio VIDEO -
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Picchiato a sangue anche con una stampella: arrestati padre e figlio VIDEO

Picchiato a sangue anche con una stampella: arrestati padre e figlio VIDEO

Su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa il 4 ottobre 2024 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di Gioacchino Spampinato (classe 1966) e Giovanni Battista Spampinato (classe 1988), rispettivamente padre e figlio, in quanto entrambi gravemente indiziati, in base agli elementi acquisiti, della commissione del reato di tentato omicidio, aggravato dalle condizioni di minorata difesa della vittima e dai futili motivi sottesi al gesto.

Le indagini, coordinate da questo Ufficio e delegate alla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile della Questura, hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti ed in relazione ad una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, elementi che dimostrerebbero come Spampinato Gioacchino e Spampinato Giovanni Battista, sarebbero stati, domenica 2 giugno scorso, gli autori di un tentativo di omicidio, mediante percosse dirette a varie parti del corpo, in danno di un loro congiunto.

Specificatamente le investigazioni hanno tratto origine da una chiamata giunta presso la Sala Operativa della Questura etnea, in cui si segnalava un’aggressione, nel quartiere popolare “San Giorgio” a Catania, ed il correlato soccorso da parte dei sanitari del 118 di un soggetto aggredito da più persone e poi trasportato presso l’ospedale “San Marco” in codice rosso, con “ferite lacero contuse (…) al volto, agli arti inferiori e superiori nonché con diverse tumefazioni, ecchimosi ed edemi in più parti del viso e del torace”.

Nonostante l’atteggiamento tenuto dalla vittima, volto a non fornire indicazioni utili per identificare gli autori e per poter ricostruire il movente dell’accaduto, con riferimenti generici ad un gruppo di giovani, che lo avrebbe picchiato dinanzi casa, in forza di non meglio precisate ragioni, le indagini hanno permesso, mediante l’escussione testimoniale anche di altri familiari e un accurato sopralluogo sul posto teatro dell’accaduto, di accertare che il pestaggio era avvenuto in un contesto di natura familiare.

In particolare, il sequestro di una stampella in alluminio, nella disponibilità della persona offesa ed impiegata per colpirla, nonché le immagini tratte dal suo telefono cellulare, con riferimento a due fotografie del 2 giugno 2024, una raffigurante la medesima persona offesa con il volto sanguinante e tumefatto ed un’altra una carabina, a sua volta oggetto di sequestro e i successivi accertamenti di natura tecnica, hanno permesso di ricostruire come Spampinato Gioacchino ed il di lui figlio Giovanni Battista, dopo un pregresso diverbio con la persona offesa, la quale li aveva redarguiti per il rumore da loro provocato, esplodendo un colpo di carabina ad aria compressa all’indirizzo di Spampinato Gioacchino – in stato di detenzione domiciliare per altra causa -, attingendolo in fronte, sarebbero stati gli autori dell’aggressione, per finalità ritorsive, mediante pugni, calci e colpi di stampella in danno della vittima, colpita all’altezza del capo, al volto ed in altre parti del corpo e crollata a terra esanime.

In considerazione degli elementi indiziari raccolti, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha, quindi, disposto, nei confronti di entrambi gli odierni indagati, la misura della custodia cautelare in carcere, misura già eseguite nei confronti di entrambi, con traduzione presso la Casa circondariale di piazza Lanza, a disposizione dell’A.G. procedente.

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