A rischio chiusura la sezione staccata del Liceo Scientifico di Francavilla di Sicilia. Dibattito in Consiglio comunale

A rischio chiusura la sezione staccata del Liceo Scientifico di Francavilla di Sicilia. È quanto emerso nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, riunitosi per discutere gli unici due punti all’ordine del giorno: la richiesta della consigliera di opposizione Laura Vaccaro, capogruppo de “La Rinascita”, firmataria di un’interrogazione (“Iniziative volte a scongiurare la chiusura della sezione staccata del liceo scientifico Carmelo Caminiti ed alla programmazione relativa alla mensa scolastica”) e la “Relazione annuale del Sindaco sullo stato di attuazione del programma”.

Liceo scientifico

«Il gruppo “La Rinascita” promuove una mobilitazione per difendere la permanenza della sezione staccata del Liceo Scientifico a Francavilla di Sicilia – ha dichiarato Laura Vaccaro – e chiede all’Amministrazione in carica quali iniziative intende intraprendere per fronteggiare questa emergenza e scongiurare la chiusura definitiva di una scuola punto di riferimento per l’intera Valle dell’Alcantara. Vogliamo risposte chiare per capire a cosa è dovuto il fallimento di questa scuola storica – ha proseguito – che ha formato la stragrande maggioranza di professionisti di questo paese, chiediamo di istituire l’indirizzo tecnologico o biomedico nell’anno in corso».

«È un tema molto importante, ma ognuno di noi, al di là del ruolo istituzionale, credo debba interrogarsi e fare un esame di coscienza» – ha commentato il sindaco Vincenzo Pulizzi – il quale si è detto rammaricato del fatto che molti studenti francavillesi abbiano scelto, nel rispetto assoluto delle decisioni familiari, altri istituiti scientifici, ad esempio Giarre, Giardini Naxos o Randazzo.

«L’Amministrazione è in stretto contatto con i vertici della scuola» – ha comunicato Pulizzi – sottolineando l’urgenza di nuove iscrizioni alla prima classe dell’istituto, che attualmente raggruppa la terza, quarta e quinta (la seconda classe non si sarebbe formata per insufficiente numero degli studenti), e indicando l’indirizzo sportivo, non essendo praticabile la curvatura biomedica, come una delle possibili soluzioni per rendere più attrattivo tra i giovani l’istituto francavillese, mentre per quanto riguarda la struttura sarà effettuato un sopralluogo da parte della Città Metropolitana di Messina, competente in materia di edilizia scolastica; eventualmente verranno coinvolti anche gli impianti sportivi del comune, tramite una convenzione. «Il nostro liceo – ha concluso – non ha nulla in meno rispetto agli altri istituti ed è una struttura all’avanguardia».

La relazione annuale del Sindaco

In dieci pagine il primo cittadino francavillese ha illustrato l’attività amministrativa svolta nel periodo giugno 2023 – giugno 2024: istruzione e politiche giovanili, turismo e promozione del territorio, aree verdi e sostenibilità ambientale, sport, spettacolo e tradizioni, servizi sociali, bilancio e politiche di risanamento.

«Ci troviamo di fronte ad una mediocre attività di ordinaria amministrazione – ha detto nel suo duro intervento il consigliere di opposizione Lino Monea, leader di “Scriviamo Insieme il Futuro”, già sindaco della cittadina dell’Alcantara e predecessore di Pulizzi   – il problema principale è la situazione di dissesto in cui lei e la sua amministrazione ha portato questo comune. A causa della mancata approvazione dei bilanci di previsione e dei rendiconti – ha aggiunto – il comune ha perso cinque milioni e mezzo di euro. Lei avrebbe dovuto parlare ai suoi concittadini con più onestà per i disservizi che hanno dovuto sopportare e per quelli che dovranno ancora sopportare ancora di più dopo che sarà dichiarato il dissesto economico-finanziario di questo comune».

La consigliera di minoranza Laura Vaccaro ha censurato diversi punti della relazione, tra cui la parte riguardante il parco archeologico («Perché Francavilla non vede il flusso turistico che c’è a Giardini Naxos? Siamo insieme a Giardini Naxos e Taormina, ma l’Amministrazione avrebbe dovuto chiedere un biglietto unico con inserito il museo archeologico di Francavilla»), la scarsa utilizzazione dei beni pubblici (teatro comunale, M.A.FRA., “Gurne”) e la cessione (a marzo dello scorso anno) del ramo d’azienda elettrica comunale ad “e-distribuzione S.p.A”, società del gruppo Enel; «sicuramente lavorare senza soldi è complicato – ha osservato Vaccaro – però dobbiamo andarli a cercare, creare i presupposti, ovvero avere i bilanci in regola, ma noi siamo fermi al 2020, non c’è una giusta programmazione».

Dai banchi della maggioranza sono intervenuti i consiglieri Filippo Grifò, «questa Amministrazione è riuscita a reperire fondi per sette milioni di euro da investire nella scuola», e Gianfranco D’Aprile, «nessuno può pensare che un comune possa arrivare ad un eventuale dissesto nel giro di qualche anno: è una concausa, una compartecipazione di responsabilità».

Critiche anche da parte delle due consigliere di minoranza del gruppo “Scriviamo Insieme il Futuro”: Martina Dibella ha biasimato l’esecutivo su alcune questioni, in particolare la demolizione e ricostruzione della scuola materna (in fase di realizzazione) per un importo di circa 2 milioni di euro e il progetto (già ammesso al finanziamento) per la messa in sicurezza della scuola elementare di via Napoli (5 milioni di euro), «con questi 7 milioni di euro avremmo potuto risistemare l’ex pretura e farne un polo didattico, comprendente la scuola materna, elementare e media, spazi giochi, laboratori e palestra», mentre Elisabetta Di Natale (che in consiglio rappresenta anche la sezione locale del Circolo Fratelli d’Italia) ha chiesto più interventi per la manutenzione del cimitero e una maggiore attenzione per il campo di calcio e lo sport in genere, invitando altresì il sindaco a riferire sulla relazione trasmessa al Comune dalla “Interdata Cuzzola” (società incaricata del servizio di assistenza e supporto tecnico-professionale all’area economica-finanziaria del comune), «che consigliava – ha affermato la consigliera – di andare al dissesto, che sicuramente non è un’opzione favorevole».

«Non stiamo votando la proposta di dissesto, questa Amministrazione sta facendo tutto il possibile per evitarlo» (l’Ente è in attesa della valutazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, approvato con deliberazione del Consiglio comunale del 27 maggio 2022), ha detto il sindaco, puntando il dito contro la gestione economico-finanziaria attuata negli anni precedenti alla sua elezione.

In seguito, Pulizzi ha affrontato il problema dei residui attivi, sottolineando la necessità di arrivare alla chiusura del rendiconto 2021 e di procedere alla «ripulitura nel documento contabile dei residui, sia quelli attivi che passivi. Il peggioramento – ha precisato – dal consuntivo 2019 al consuntivo 2020 è di circa 730mila euro, siamo arrivati ad un disavanzo di oltre 10 milioni di euro», mettendo poi in relazione il disavanzo di amministrazione con il Fondo crediti di dubbia esigibilità (che obbliga gli Enti a creare una posta nel passivo di pari importo del credito eliminato): «Nel consuntivo 2020 il Fcde era di oltre 6 milioni di euro, sta a significare che il 70 per cento del disavanzo è rappresentato da una partita contabile di giro».

Prima dell’approvazione della relazione, avvenuta con i soli voti della maggioranza, le repliche dei consiglieri Laura Vaccaro («Si parla sempre delle passate  amministrazioni, ma il passato siete voi perché governate da oltre sette anni»), e Lino Monea, che ha difeso la gestione economico-finanziaria dell’Ente durante la sua sindacatura, sollecitando infine il sindaco a comunicare la situazione debitoria e creditoria tra il Comune e l’Enel, e l’indebitamento nei confronti dell’Acquirente Unico.

Luigi Lo Presti