Continua l’impegno dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania nel contrasto ai cosiddetti “reati predatori” che, a prescindere dall’entità del danno economico, rappresentano spesso un trauma non solo per chi li subisce, ma anche per la collettività, che si trova ad avvertire una maggiore vulnerabilità a questo tipo di eventi.
I militari dell’Arma stanno dando massima priorità alle indagini in caso di furto, rapina o danneggiamento, effettuando sistematicamente accurati sopralluoghi ed acquisendo immagini di videosorveglianza per poter ricostruire la dinamica degli eventi, ma anche prestando la massima attenzione all’ascolto delle vittime, spesso in grado di fornire dettagli che possono rivelarsi fondamentali per la risoluzione del caso.
L’episodio è apparso sin da subito sospetto ai Carabinieri per l’assenza di segni di effrazione a casa del malcapitato e per le perplessità avanzate dalla stessa vittima circa il possibile coinvolgimento, nella vicenda, della sua ex compagna, peraltro anche sua ex dipendente.
I sospetti dell’uomo sono stati, infatti, confermati pochi giorni più tardi, quando lui ha ricevuto dalla ex fidanzata, una 43enne catanese, una strana richiesta di denaro. In particolare, la donna pretendeva un bonifico di diecimila euro per “prestazioni lavorative” che, però, le erano state già regolarmente saldate, e ciò ha messo in guardia il 48enne che, così, ha intuito che quella richiesta era un vero e proprio “cavallo di ritorno” per poter riavere quanto gli era stato rubato.
La vittima ha subito aggiornato i Carabinieri, raccontando dell’insolita pretesa della ex e, su consiglio di questi ultimi, ha cercato di dialogare con la donna per farle dire esplicitamente perché voleva da lui quei soldi.
Il colloquio tra i due non ha lasciato margine ad altre interpretazioni: lei aveva il suo costoso orologio, il bracciale e i vestiti e, per riaverli, avrebbe dovuto darle 10.000€.
Sotto le direttive degli investigatori, ed in costante contatto con loro, l’uomo ha dato alla ex fidanzata un appuntamento presso un distributore di carburanti di Aci Castello, nei pressi del quale si erano già posizionati i militari dell’Arma, per poter seguire l’incontro in modalità discreta.
Durante l’appuntamento, lei ha ripetuto la sua richiesta estorsiva, facendo, però, intendere di non avere con sé i preziosi, perciò, nel momento in cui si stava allontanando, i Carabinieri hanno deciso di intervenire, fermandola, e assieme a lei, si sono recati nel suo appartamento per una perquisizione.
Qui, nella camera da letto, i militari dell’Arma hanno scovato un trolley nel quale erano stati nascosti tutti gli oggetti di proprietà dell’ex. Il ritrovamento di tutta la refurtiva ha permesso di denunciare la 43enne per ricettazione e tentata estorsione, e restituire il tutto al proprietario, incredulo di essere stato ricattato proprio dalla sua ex ragazza.