Spiritualità, carità e fratellanza sono alcuni dei sentimenti di fede che, domenica scorsa, hanno inondato il Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa, in occasione del Convegno Regionale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio della Sicilia. Una giornata intensa, ricca di preghiera e riflessione, che ha visto riunirsi, sotto lo sguardo della Mamma Celeste, ben quattordici diocesi siciliane, rappresentate da novantotto gruppi di preghiera.
Ricco il programma della giornata, improntata sul tema “Gesù, ecco la mia speranza, ecco la viva sorgente della mia felicità” (Ep. III, P. 570), aperta con la recita delle lodi mattutine, seguite dal saluto ai partecipanti dell’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, del rettore del Santuario Don Aurelio Russo, del segretario generale dei Gruppi di Preghiera, Padre Luciano Lotti e dell’Assistente Regionale dei GdP della Sicilia, Padre Enzo La Porta. Un primo momento di riflessione è stato affidato al dottor Pio Alberto Lotti, già medico di Casa Sollievo della Sofferenza e figlio spirituale di Padre Pio, che ha portato la sua testimonianza sulla vita e i miracoli del frate delle stimmate. A seguire l’Adorazione Eucaristica, presieduta dal Ministro Provinciale dell’OFM Cap. Padre Pietro Giarracca, quindi la recita dell’Angelus.
Dopo la pausa pranzo, i gruppi si sono ritrovati all’interno del Santuario per la recita del Santo Rosario meditato e, a seguire, la solenne Concelebrazione Eucaristica. Presente, tra gli altri, il Gruppo di Preghiera della Comunità giarrese, guidato dalla responsabile Nerina Melita Rapisarda, figlia spirituale di San Pio, animatrice diocesana, promotrice a Giarre, nel lontano 1974, del Convegno Regionale, mantenuto in vita per lunghi decenni nella cittadina ionica, sostenuta dall’allora vescovo, mons. Giuseppe Costanzo, ospitato oggi a Siracusa. Numerosi i gruppi della Diocesi di Acireale presenti, accompagnati dal vice assistente spirituale diocesano, frate Benigno Prestigiovanni, vicario parrocchiale della Chiesa di San Francesco al Carmine in Giarre, e da padre Ludger, assistente spirituale del GdP di Guardia.
Tra gli impegni assunti dai fedeli, tre quelli più importanti, suggeriti dal direttore generale dei GdP di Padre Pio, presidente di Casa Sollievo della Sofferenza, Padre Franco Moscone, assente per altri impegni, in una lettera fatta pervenire al Convegno: “Sono tre gli impegni che, in vista dell’anno giubilare che sta per aprirsi, possono rendere i Gruppi portatori attivi della speranza evangelica che non delude. In quanto pellegrini di speranza – afferma padre Moscone – ogni gruppo sia aperto alla Chiesa ed al futuro che viene dallo Spirito. L’ascolto e l’accoglienza dei giovani e dei poveri siano parte costitutiva e inseparabile dell’annuncio del Vangelo e dell’identità dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, vivai di fede e focolai d’amore. La sinodalità – aggiunge – ci impone di non essere neutrali o assenti rispetto alla pace, alle ingiustizie, alle ineguaglianze. Occorre un impegno a collaborare con la testimonianza e la preghiera per realizzare un piano regolatore per il pianeta e l’umanità. Lasciamoci guidare dalle parole di Padre Pio “Ecco la mia speranza, ecco la sorgente della mia felicità; io Ti terrò stretto, Gesù, e non ti lascerò finché non mi avrai posto in luogo di sicurezza”.
Rosalba Azzarelli