Alle falde dell’Etna, nel cuore delle tradizioni siciliane, la piccola frazione di Passopisciaro ha ospitato una cerimonia toccante in onore dei soldati caduti per la Patria. In un contesto che unisce memoria storica e profondo rispetto, le autorità locali si sono riunite il 4 novembre per rinnovare il tributo a coloro che hanno donato la vita per un ideale più grande.
Non è mancata la benedizione del parroco Gabriele Sgroi, le cui parole hanno risuonato come un’eco di pace, indirizzate alla Madonna e a tutte le vittime dei conflitti attuali. Insieme al parroco, anche il Commissario Prefettizio e il Comandante della Stazione dei Carabinieri hanno espresso speranze di pace per un mondo ancora turbato da guerre.
Questa celebrazione si intreccia con il ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale il 4 novembre 1918. Data che vede la sua importanza rifiorire, ricordando gli eventi del 1921 con la tumulazione del “Milite Ignoto” all’Altare della Patria a Roma e il riconoscimento del 4 novembre come Festa nazionale nel 1922.
La cerimonia a Passopisciaro non è solo un omaggio ai caduti, ma un invito a riflettere sul significato della pace e a riconoscere la continuità di quei valori di patria e dovere che, imperituri, attraversano i secoli, unendo generazioni di militari e civili in un rispettoso silenzio.
Alfio Papa