Ieri mattina, in mezzo alla tempesta, in via Marina di Torre, a Torre Archirafi, mentre veniva giù un fiume di fango in piena dal torrente Babbo, un coppia di coniugi ha aiutato un uomo e una donna ad uscire dall’abitacolo dell’auto in cui erano rimasti intrappolati per via della furia delle acque, arrivate quasi sopra lo sportello.
Di lì a poco, dalla vicina via Simone Grasso la furia delle acque avrebbe trascinato a mare altre auto. La coppia di coniugi sono Angelo Grasso e Grazia Elisa Tancredi.
Racconta Angelo: “Mi trovavo sul lungomare di Torre Archirafi tra palazzo Vigo e il Ristorante La Terrazza. Scendevo da via dei pescatori per andare da mia suocera. Pioveva forte. Ho visto un’ auto in panne, una Opel, probabilmente aveva preso acqua e per questo si era fermata. Dentro vi erano un uomo e una donna, sulla sessantina, lei era molto spaventata. Non riuscivano a uscire. Ho preso una corda che avevano questi signori, l’ho legata al pilastro di un terrazzino, mi sono stretto anch’io e ho aiutato questi due signori a uscire dall’abitacolo, mentre mia moglia si assicurava che la corda fosse bene agganciata al pilastro perchè nella fretta avevamo fatto un nodo di fortuna. Dopodichè li abbiamo accompagnati a casa di lei”.
Angelo racconta che da via Simone Grasso non scendeva acqua ma fango. Poco dopo, come detto, delle auto sono state trascinate a mare, scena filmata dalla stessa Grazia Elisa in un video che ha fatto il giro di tutti i media. “Nel video – racconta Angelo – si vedono auto trascinate sino a mare, tra cui auto di amici. Un veicolo aveva le luci accese, forse il proprietario ha compreso il pericolo che stava correndo e l’ha lasciata andare”.
I coniugi ricordano altre esondazioni del torrente, nel 1984 e nel 1995. Ma quella del 13 novembre 2024, a loro dire, è più grave. Insieme al fango sono venuti giù rifiuti di ogni tipo. L’auto in panne soccorsa dalla coppia di coniugi si è trovata nel punto peggiore di Torre Archirafi: dove il fango dal torrente che veniva giù arrivava copioso e violentemente a mare. Aiutare i due occupanti della opel in panne è stato davvero pericoloso.
Adesso, nelle comunità colpite dall’alluvione di aiuto reciproco ce ne vorrà davvero molto.
Maria Gabriella Leonardi