Scoperto un deposito di auto rubate in un garage condominiale a Librino

Un nuovo duro colpo è stato inferto dalla Polizia di Stato ai ladri seriali di auto e moto nel territorio catanese. Dopo il deposito di scooter rubati scoperto dagli agenti della Questura di Catania in un vicolo del centro storico cittadino, appena qualche giorno addietro, e ai furti sgominati, in tempo reale, in alcune zone della città, da San Cristoforo a Picanello, una nuova incisiva azione di contrasto ai reati di predatori è stata eseguita dai poliziotti nel quartiere Librino a Catania.

Come disposto dal Questore di Catania, l’attenzione si è concentrata soprattutto in quelle zone che, già in passato, hanno fatto registrare casi di furti di veicoli e di pezzi ricambio.

In particolare, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Librino hanno passato al setaccio i garage di un condominio di viale Moncada, riuscendo a scoprire un vero e proprio deposito di auto rubate.

Chiuso accuratamente con un lucchetto, nel garage del complesso condominiale sono state trovate due Alfa Romeo Giulietta e una Fiat 500 che, come hanno rivelato gli accertamenti svolti dai poliziotti nell’immediatezza, erano state rubate in diverse zone della città, soltanto qualche giorno prima.

Immediatamente, gli agenti del Commissariato di Librino hanno eseguito tutte le verifiche del caso e, grazie all’analisi delle banche dati in uso alle forze di Polizia, sono riusciti a risalire ai legittimi proprietari che, una volta contattati, sono rientrati in possesso delle proprie autovetture, rivolgendo un plauso ai poliziotti per l’intervento tempestivo e puntuale.

Sono in corso gli accertamenti per risalire al proprietario del garage dove erano state nascoste le auto rubate.

Anche in questo caso, l’approfondita conoscenza del territorio e il capillare pattugliamento dell’intera zona sono risultati decisivi per ritrovare i veicoli in modo integro, prima che venissero smontati, sottraendoli al mercato nero della rivendita di pezzi di ricambio o al fenomeno criminale del “cavallo di ritorno” con la restituzione del veicolo al proprietario dietro l’illecito pagamento di una somma di denaro. In questo modo, l’intervento dei poliziotti ha fatto saltare qualsiasi piano criminale, a cominciare proprio da questa pratica estorsiva.