L’alluvione del 13 novembre scorso ha messo in ginocchio la cooperativa sociale Dokulaa di Torre Archirafi, cooperativa creata e formata da migranti e che offre prestazioni in agricoltura. In tutto vi lavorano 6 persone, inclusi i soci fondatori.
La cooperativa è stata creata nel 2022 da ragazzi che hanno deciso di affrancarsi dallo sfruttamento delle campagne e camminare con le loro gambe.
C’è tutta la voglia di ripartire ma le spese sono insostenibili. Per questo è stata lanciata una raccolta fondi. La presidentessa della Dokulaa, Manuela Caltabiano, racconta: “Questo per noi è un momento di estrema fragilità. Abbiamo costruito la nostra cooperativa agricola al di fuori delle logiche di sfruttamento capitalista di terre e di corpi ma sfortunatamente, dopo l’alluvione che ha travolto la frazione di Torre Archirafi, stiamo pagando le conseguenze delle scelte politiche di altre persone. Anni di devastazione ambientale, incuria delle nostre terre, assenza di infrastrutture sostenibili e messa in sicurezza ci hanno portato, prima a far rischiare la vita a un nostro socio e lavoratore, poi a perdere tutte le cose materiali acquistate con grandi sacrifici e lavoro di squadra. Lo abbiamo detto ai potenti del mondo che si sono riuniti a Siracusa solo pochi mesi fa per celebrare l’agricoltura siciliana e mediterranea: pretendiamo oggi più che mai un’altro modello di agricoltura, che tenga conto dei cambiamenti climatici, che tenga conto dei corpi delle persone che lavorano nelle campagne, dei diritti, della sostenibilità. Noi oggi non ci arrendiamo, ma vi chiediamo un contributo per poter ripartire con più forza e motivazione di
Qui il link, intestato a: “Dokulaa Società Cooperativa Sociale” per sostenere le spese che dovremmo affrontare in queste settimane per recuperare quello che abbiamo perso.