“Cari concittadini di Paternò,
sono un giovane lavoratore che vive a Paternò e che insieme a tanti altri concittadini ha deciso di costituire il comitato “Paternò merita di più”. Qui sono rimasto e messo su famiglia. Svolgo una attività artigianale. Ho deciso di scrivere a Voi per potere dare un contributo al miglioramento della nostra città. Osservo con grande attenzione, infatti, la vita del territorio, perché appartiene agli
orizzonti della mia famiglia e di mio figlio.
Sono consapevole di essere un ragazzo fortunato, perché purtroppo molti miei amici nonostante abbiano capacità professionali ed imprenditoriali elevate sono andati fuori. Non possiamo dimenticarci di loro. Il Comune dovrebbe investire davvero sul “tessuto territoriale” per renderlo appetibile anche imprenditorialmente e fare in modo che molti paternesi possano riabbracciare la città, stabilendo qui la propria attività, così creando opportunità di lavoro. Le politiche attive per il lavoro dovrebbero mirare a questo anche creando una incubatrice di Startup.
Paternò ormai è divenuta assai popolosa, è uno dei più grossi centri urbani della Città metropolitana di Catania ma il rischio è che diventi solo un paese dormitorio a pochi chilometri da Catania con tutte le conseguenze sociali che ne derivano per una città “satellite”. Non possiamo permettere ciò!
La nostra cittadina ha una propria storia ed antica economia imprenditoriale, ma il rischio oggi presente è che i problemi di sicurezza, ordine pubblico, legalità, pulizia, manutenzione, servizi idrici, viabilità, la rendano soltanto un agglomerato metropolitano in cui a buon prezzo si possa solo risiedere, solo grazie all’edilizia popolare. Amo Paternò perché ci sono cresciuto, però non vedo mai niente di nuovo; insomma sempre la solita vita. Noi giovani non vogliamo l’impossibile, ma solo una città vivibile, ordinata con strutture pubbliche funzionanti e servizi adeguati. L’amministrazione comunale dovrebbe garantire prioritariamente l’organizzazione della città, per evitare che ci si sposti fuori, nella vicina Catania o addirittura altrove, per svolgere non solo la propria vita lavorativa ma passare anche il proprio tempo libero. Anche gli hobby e il tempo libero rappresentano un mondo economico produttivo in grado di innescare un circuito virtuoso per l’occupazione.
Chi vuole però aprire una attività economica cerca sicurezza e vivibilità, oltre che collaborazione con il Comune. L’amministrazione dovrebbe favorire e guidare politiche per l’occupazione. Io non credo più al “posto fisso”, la società è ormai troppo dinamica per garantire questo. Ognuno deve scommettersi con il bagaglio professionale che si è formato e mettersi sempre in discussione, ma per fare ciò occorre una Città “fertile”, in cui è facile fare germogliare le proprie aspirazioni ed idee imprenditoriali. E se poi si incontra qualche “tempesta” lavorativa, c’è una rete sociale che ti preservi: i servizi sociali e le politiche di reinserimento lavorativo che funzionino, bandendo però il clientelismo proprio di una politica che ci ha portato solo guai e ha distrutto le speranze dei giovani
e ha fatto rassegnare i nostri padri.
Io e tutti gli altri componenti il Comitato vogliamo rimanere a vivere nella nostra Città e contribuire alla crescita sociale ed economica ed è per questo che non resteremo immobili a guardare il perpetuarsi del declino. Partecipa al nostro comitato attivamente scrivendo a comitatopaternomeritadipiu@gmail.com“.
Il Portavoce
Gaetano Statella