Sono 148 i dipendenti comunali a Giarre. Un numero insufficiente per le esigenze dell’Ente. Nell’immaginario collettivo il dipendente comunale non gode delle simpatie dei cittadini, anzi, ma aldilà di questi luoghi comuni, quando bisogna far funzionare una macchina amministrativa ci vogliono pure i numeri, oltre alle competenze.
Quando si era insediata il sindaco Sodano i dipendenti erano 315 e 54 precari. All’insediamento del sindaco Roberto Bonaccorsi in servizio vi erano 234 dipendenti e 34 precari. Adesso, dei 148 attuali, poco meno di 50 dipendenti sono ancora a 24 ore (per quanto ancora?). Ulteriori pensionamenti previsti nel 2025.
Tutti i settori sono sguarniti: basti pensare che in servizio c’è un solo giardiniere, che l’anno prossimo andrà in pensione e, comunque, a breve dovrà sottoporsi a un intervento e quindi andrà in malattia. Una ventina i vigili urbani, con a capo un comandante facente funzioni da 3 anni, incarico che invece dovrebbe essere di breve durata.
Difficile amministrare una città di 27mila abitanti con questi numeri, per pensare ad assunzioni o anche a convenzioni con altri enti per avere qualche dipendente a scavalco è necessario approvare i bilanci: consuntivo 2023 e previsionale 2024.
La situazione è all’attenzione del neo assessore al personale Leo Patanè. Sua prima incombenza da amministratore la convocazione della delegazione trattante. Si tratta di riunioni tra rappresentanti dei lavoratori e di chi rappresenta l’Ente come Datore di lavoro.
Servono per discutere di svariati aspetti riguardanti l’attività lavorativa, tra cui straordinari, indennità, compensi, cioè il pagamento di servizi specifici resi dai lavoratori. L’assessore riferisce che da molti mesi non risulta convocata la delegazione trattante e di recente sono state paventate possibili azioni legali. Cioè: i dipendenti sono pochi e a quei pochi non viene pagato quanto dovuto. Anche questo contribuisce al peggioramento dei servizi.
Per questo il neo assessore Patanè, accogliendo le istanze dei dipendenti e delle varie sigle sindacali, sebbene insediatosi da pochi giorni, sin da subito si è attivato per predisporre gli atti propedeutici e necessari alla convocazione della delegazione trattante.
Va ricordato che il questto fondo delle risorse decentrate integrative va distribuito secondo i parametri del Ccnl dei dipendenti degli Enti Locali integrato dagli accordi sindacali. Il responsabile del servizio finanziario Trischitta con l’assessore si è impegnato a costituire a breve il predetto fondo grazie anche al supporto dell’esperto finanziario.
“Costituito il fondo, sarà necessario ottenere il parere favorevole dei revisori dei conti ed a quel punto – dice l’assessore Patanè – sarà possibile finalmente convocare la delegazione trattante, presentandoci alla riunione con il fondo per il 2024 già costituito”.
Maria Gabriella Leonardi