La situazione non è cambiata, anzi è peggiorata rispetto a quella segnalataci, lo scorso 3 agosto, dai residenti e dai titolari delle attività economiche della frazione mascalese di Montargano, a causa del grave stato di inadeguatezza in cui versa la condotta idrica lungo via Nocille.
“Da più di un anno – hanno detto i residenti – segnaliamo all’Amministrazione comunale e all’ufficio competente le continue interruzioni alla fornitura idrica e le ingenti perdite d’acqua potabile, una situazione diventata insostenibile che ci crea non pochi disagi.
Durante i mesi scorsi, le nostre segnalazioni sono però cadute nel dimenticatoio e visto il perdurare della situazione, noi cittadini, nel mese di maggio, abbiamo protocollato una richiesta ufficiale, rivolta al sindaco Luigi Messina ed alla Giunta, perché adottassero dei provvedimenti amministrativi urgenti e indifferibili per risolvere il disservizio idrico e garantire la permanente fornitura di acqua potabile.
Al disagio per l’utenza che non riceve un’adeguata fornitura d’acqua, si somma uno spreco non indifferente in un periodo di emergenza idrica e di problemi di approvvigionamento che stanno portando all’adozione di provvedimenti di razionamento in tutta l’isola.
In maniera ciclica, anche quattro volte in un mese – dicono i residenti di via Nocille – si verificava una rottura della condotta e una carenza d’acqua per noi utenti. In ogni modo, attraverso pec, telefonate e anche recandoci al Comune, abbiamo segnalato all’Amministrazione queste difficoltà.
Qualche giorno fa un tecnico del Comune è venuto a riparare l’ennesima rottura. Il problema si è però ripresentato pochi giorni dopo.
Nei giorni scorsi una nostra delegazione è stata ricevuta dal sindaco che ci ha rassicurato che avrebbe contattato un ingegnere perché redigesse una relazione tecnica sul problema, anticipandoci che in ogni caso il Comune non ha personale a disposizione per intervenire in maniera celere, né le risorse economiche per affrontare e risolvere il problema che gli abbiamo esposto.
Fatto sta – concludono i residenti fortemente arrabbiati – che noi non abbiamo acqua e c’è uno spreco di risorse idriche e costi per l’energia elettrica a carico del Comune perché la pompa di sollevamento è sempre in funzione. Sicuramente procederemo per vie legali, con un esposto in Procura se nei prossimi giorni il problema non verrà risolto”.