È una comunità in fermento, attiva, compatta negli intenti, quella che da mesi sta impiegando le proprie energie, il proprio tempo, in attività volte al recupero di fondi utili a consentire il restauro della chiesa San Francesco di Assisi di Piazza Carmine a Giarre bisognosa, da tempo, di lavori atti a mettere in sicurezza i fedeli. Sostenuti dal parroco, fra Emanuele Artale, dell’ordine dei Cappuccini, giunto a Giarre il primo settembre dello scorso anno, nel corso dei mesi i parrocchiani hanno avuto modo di apprezzarne i valori, fortemente in sintonia con la “regola” francescana votata alla carità cristiana. Viceparroco a Gela, delegato cappellano militare nella casa circondariale della città, frate Emanuele, giunto a Giarre, ha mostrato da subito grande disponibilità e impegno verso tutte le realtà presenti in parrocchia, operando, esclusivamente, giorno per giorno, per il bene della nuova comunità. Tra i suoi propositi: portare a compimento il Progetto di restauro della chiesa, il cui iter è già in esecuzione grazie al 70% dei fondi necessari, stanziati dalla CEI, la cui somma è già stata erogata.
In vista del Natale, intanto, sono numerose le attività previste dalla Parrocchia “San Francesco di Assisi” per raccogliere fondi utili a raggiungere la somma necessaria a completare il restauro, come la vendita di stelle di Natale, iniziata ieri, sabato 7, e oggi, domenica 8 dicembre a conclusione delle Sante Messe, il “Mercatino natalizio e fiera del dolce casalingo”, previsti per domenica 15 dalle ore 9.00 alle ore 15.00, i cui introiti saranno destinati alla Caritas Parrocchiale, la “Veglia di Avvento”, seguita da una “Serata di fraternità” sabato 21 dicembre, una tombolata il 5 gennaio con a conclusione un momento di fraternità, utili a raccogliere fondi da destinare al restauro.
«Ringrazio Dio per la risposta generosa da parte dei fedeli, sensibili alla “chiamata” – conclude il parroco –, la loro collaborazione consentirà di mettere in atto quanto previsto, ovvero, completare la ristrutturazione della nostra amata chiesa e sull’esempio di San Francesco poter anche noi seguire l’invito al Santo, avanzato dal Signore, dinanzi il crocifisso di San Damiano…Và e ripara la mia chiesa».
Rosalba Azzarelli