A Giarre ArchLife ha celebrato 10 anni di impegno e attività. “Continueremo a promuovere il ruolo sociale dell’architetto e dell’architettura”

Ridisegnare le periferie urbane e ricucire così le relazioni sociali per contrastare emarginazione e disuguaglianza. Questo uno dei temi al centro del seminario ‘Anniversary 2014/2024’, organizzato al Cine Teatro Rex di Giarre da ‘ArchLife – Architetti per la Città’, con il patrocinio di Ordine e Fondazione degli Architetti della provincia di Catania e di IN/Arch Sicilia, in occasione dei dieci anni di attività dell’associazione. Un impegno costante sul territorio di stimolo e confronto per la diffusione della cultura architettonica.

“Siamo nati con l’intento di difendere il ruolo sociale dell’architetto e dell’architettura– spiega Salvo Patanè, presidente di ArchLife – Pensiamo, a distanza di dieci anni, che questo sia ancora un obiettivo strategico e attuale, tant’è che la nostra prima attività pubblica, nel 2014, è stata un incontro sulle periferie, con un focus sui 248 alloggi popolari di Giarre. Erano gli anni in cui Renzo Piano aveva lanciato il “rammendo urbano” e il gruppo di lavoro G124, che stava lavorando su Librino sotto la guida di Mario Cucinella, venne da noi invitato per parlare della città che manca: dei rapporti sociali tranciati, dei servizi inesistenti, degli agglomerati urbani vissuti come enclave. Questi sono ancora oggi, temi di drammatica attualità”. Nella prima parte dell’incontro, docenti universitari, urbanisti e professionisti hanno affrontato il tema della declinazione dell’architettura tra materia e spirito. Ne hanno parlato con accenti diversi i docenti Carmen Cardillo (AbaCt), Fabio Guarrera (UniPa), Sebastiano Nucifora (UnimedRc) e Isidoro Pennisi (UnimedRc), gli architetti Ignazio Lutri, Pippo Scannella e Angelo Vecchio, e la storica Santa Sorbello.

“Se l’umanità ha deciso, dalla rivoluzione industriale in poi di vivere nelle città – ha dichiarato Salvo Patanè introducendo gli ospiti – è da lì che bisogna partire: dalla trincea naturale nella quale la vocazione alla disciplina complessiva dei territori può trovare il suo naturale completamento”. Quattro sindaci architetti/amministratori, hanno affrontato il tema degli approcci e delle visioni urbane. Ne hanno discusso Alfio Cristaudo (sindaco di Pedara), Salvo Greco (presidente Cons. comunale di Santa Venerina), Enzo Magra (sindaco di Mascalucia) e Antonio Petralia (sindaco di Calatabiano).

Ad aprire i lavori del decennale, dopo i saluti istituzionali dei rappresentanti delle amministrazioni dove ArchLife in questi dieci anni ha svolto attività, (Giarre, Riposto, Santa Venerina, Piedimonte Etneo, Zafferana e Sant’Alfio), del deputato regionale Ersilia Saverino e del presidente di Inarch Sicilia Mariagrazia Leonardi, è stata Melania Guarrera, socia ArchLife e consigliera di Ordine e Fondazione, che ha ripercorso la storia dell’Ordine degli Architetti e della Fondazione della provincia etnea attraverso la testimonianza degli ex presidenti Luigi Longhitano, Pippo Scannella, Vera Greco, Sebastian Carlo Greco (assenti Alessandro Amaro per ragioni familiari e l’attuale presidente Veronica Leone per indisposizione).

“Abbiamo festeggiato i primi 10 anni di associazionismo ricordando le tante attività svolte sempre con il supporto dell’Ordine e della Fondazione degli Architetti della provincia di Catania – ha detto Melania Guarrera – È stata anche l’occasione per ripercorrere il dinamismo e l’impegno profuso negli anni dall’Ordine degli Architetti di questa provincia”.

Tra le attività che ArchLife ha già in cantiere per il 2025 un ciclo di incontri cinematografici “ArchVisioni”, promosso in partnership con ArchiDrama e Alfio Zappalà, direttore artistico del Cine Teatro Rex di Giarre, con l’obiettivo di diffondere contenuti e conoscenze sull’architettura. Calorosi applausi e standing ovation, per il presidente onorario di ArchLife Marcello Leone, dopo la proiezione del documentario a lui dedicato, “Un ragazzo del ‘33”.

“È stata una giornata molto importante – ha detto Eleonora Bonanno, presidente della Fondazione degli Architetti della provincia di Catania – in cui abbiamo festeggiato sì un’associazione ma soprattutto delle persone che hanno il coraggio, in questo periodo in cui è veramente complicato fare rete, di tenersi unite affinché l’architettura venga divulgata nei nostri territori. La Fondazione dell’Ordine degli Architetti crede molto in queste sinergie, crede nella collaborazione con le associazioni ed in particolare ArchLife ha lavorato in questi anni molto bene – ha concluso – proponendo iniziative di grande valore culturale”.