Riposto: presentato il libro ispirato all’inabissamento del Baeyesian, “L'inaffondabile” -
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Riposto: presentato il libro ispirato all’inabissamento del Baeyesian, “L’inaffondabile”

Riposto: presentato il libro ispirato all’inabissamento del Baeyesian, “L’inaffondabile”

La locale sezione di LNI, con il patrocinio del Comune di Riposto, presso la sala del Vascello del comune marinaro, ha presentato il romanzo di Attilio D’Arielli e Giuseppe Tecce, edito da Graus edizioni, dal titolo “L’inaffondabile”.

L’evento che chiude in bellezza il calendario delle iniziative di questo intenso 2024 di LNI di Riposto, è stato diviso in due parti: la prima dedicata alla presentazione del romanzo, la seconda incentrata su degli interventi didattici interessanti, con esperti in diversi settori dalla nautica all’emergenza sanitaria, dalla meteorologia alle esperienze personali di navigazione durante lo scorso 19 agosto, quando la nostra isola veniva investita da una violenta tempesta.

Ad accogliere gli autori e a portare i loro saluti erano presenti: il sindaco Davide Vasta, accanto agli assessori Carmelo D’Urso e Chiara Longo, il presidente della Lni di Riposto, Giuseppe Ballistreri, il d.s dell’I.I.s di Riposto, Rosalba Mingiardi, in rappresentanza del contrammiraglio Antonio Ranieri, il luogotenente Riccardo Agosta, il capitano di corvetta Fabio Cacciatore, in rappresentanza dell’ammiraglio di divisione Andra Cottini ed il viceprefetto di Catania Sarita Giuffrè.

Gli autori del libro, Attilio D’Arielli e Giuseppe Tecce, ispirato all’inabissamento del lussuoso yacht Bayesian, affondato a causa di una violenta tromba marina nelle acque al largo di Porticello, nel palermitano, lo scorso 19 agosto, lasciando dietro di sé sette vittime e un alone di mistero sulle cause esatte del disastro, hanno dialogato con la preside dell’Isis “Duca degli Abruzzi” di Catania, Brigida Morsellino  e con l’editor del testo Alice Balistreri.

ll racconto è avvincente, le ipotesi sulle cause del naufragio – le indagini sono ancora in corso – fanno emergere intrecci tutti da verificare.

Un sogno premonitore annuncia la tragedia, è quello di Heaven. Il presagio nefasto è il prologo per la narrazione di una vicenda che, nel corso della lettura, si fa sempre più coinvolgente. Dalle scintillanti giornate a bordo del veliero che nella narrazione diventa Sian, fino all’evento drammatico. Ci troviamo certamente al cospetto di una storia romanzata, eppure le domande emergono dalle pagine, sempre più attuali e inquietanti. Il romanzo “L’inaffondabile” ha come obiettivo quello di scavare in fondo alla questione, indagando sulle possibili cause dell’inabissamento. “A che punto è la notte?” ci si potrebbe chiedere, ma questo lo sapremo, forse, quando qualcuno illuminerà le ombre di quella notte.

“L’essenza di una tempesta non è solo nel suo improvviso, drammatico disvelarsi, c’è sempre un prima, uno specifico istante iniziale, una sorta di suo proprio personale Big Bang che, pur sfuggendo all’evidenza del momento, rappresenta in potenza già la tempesta stessa… e nasce, cresce, e muore, nello spazio e nel tempo e con le stesse regole che, da sempre, hanno governato il cosmo”.

Così scrivono gli autori e chissà se qualcuno avesse potuto dare ascolto al sogno di Heaven o lasciarsi guidare dalla paura di Pietro, l’anziano pescatore che aveva intravisto il pericolo. Ma questa sarebbe semplicemente un’altra storia.

Con questo romanzo i coautori rendono onore alle sette vittime del disastro, alla giovane diciottenne protagonista del racconto e ai soccorritori.

Molto interessanti gli interventi didattici, della seconda parte della serata a cura di Giovanni Priolo vicario referente sanitario che ha spiegato le cause dei decessi delle sette vittime, mentre l’istruttore di Lni Ignazio Conticello ha spiegato l’importanza del centro di deriva. Il meteorologo Alessandro Magrì ha spiegato le condizioni meteo di quel 19 agosto, Fabrizio Frixa esperto sub sportivo, ha parlato delle difficoltà delle immersioni subacquee nei relitti, l’istruttore Francesco Romano, ha detto come comportarsi in barca in caso di fenomeni atmosferici improvvisi e della sua esperienza di navigazione in mezzo ad una tempesta lo scorso 19 agosto a Brucoli a bordo della sua barca ha parlato il signor Francesco Amato.

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