Dopo oltre un mese di attesa e numerosi appelli rimasti inascoltati, alcuni residenti di via Silvio Pellico hanno deciso di agire autonomamente per rimuovere il gigantesco pino marittimo che giaceva abbattuto nell’area verde vicino al ponte autostradale.
L’albero, pericolante da tempo, era stato abbattuto dai Vigili del Fuoco nei mesi scorsi per prevenire possibili rischi per la sicurezza pubblica. Tuttavia, una volta completata l’operazione di abbattimento, il massiccio tronco era stato lasciato a terra, occupando parte dello spazio verde.
Nonostante le ripetute richieste al Comune per la rimozione del tronco, nessun intervento è stato effettuato. Così, stanchi di attendere, i cittadini si sono organizzati per fare un po’ di volontariato, coinvolgendo anche alcuni membri di associazioni locali. Armati di motoseghe, corde e tanta buona volontà, i volontari hanno lavorato per ore per tagliare e spostare il legno, liberando finalmente l’area.
“Non potevamo più aspettare – ha dichiarato uno dei residenti coinvolti nell’operazione – era un pessimo spettacolo per il quartiere. Abbiamo fatto quello che avremmo voluto vedere fare dalle autorità”.
L’iniziativa ha ricevuto ampi consensi tra i cittadini, che hanno sottolineato come l’azione collettiva possa essere una risposta efficace ai piccoli problemi urbani quando la burocrazia rallenta le operazioni. Tuttavia, molti sperano che questo episodio serva a sensibilizzare le istituzioni sull’importanza di rispondere con maggiore tempestività alle segnalazioni della cittadinanza.
L’assessore al verde pubblico, Leo Patané, sull’argomento precisa che “già la scorsa settimana aveva segnalato agli uffici comunali la necessità di rimuovere in via Silvio Pellico gli arbusti rimasti a seguito dell’intervento eseguito dai vigili del fuoco. Pare che subito dopo la mia segnalazione, dei volontari siano intervenuti raccogliendo qualche arbusto. Tuttavia, va precisato che i lavori di pulizia e rimozione è stato completato questa mattina dalle ore 7.30 alle ore 11.00 dal giardiniere comunale (l’unico in organico all’Ente) con l’ausilio di 4 unità Puc, 2 motoseghe e alcuni viaggi fatti con motoape per trasportare il materiale residuato.
Che ben vengano – conclude l’assessore – le iniziative dei volontari finalizzate a supportare l’attività di manutenzione delle tante aree a verde comunali considerato che, come noto, vi è un’evidente carenza di organico”.