Il centro aggregativo Spazio47 rischia di chiudere. "Non ci stiamo, troppi i dubbi sulle procedure" -
Catania
12°

Il centro aggregativo Spazio47 rischia di chiudere. “Non ci stiamo, troppi i dubbi sulle procedure”

Il centro aggregativo Spazio47 rischia di chiudere. “Non ci stiamo, troppi i dubbi sulle procedure”

L’Associazione Spazio47 denuncia con forza la decisione ingiusta e immotivata che rischia di chiudere il Centro Aggregativo Spazio47, attivo dal gennaio 2020 presso la sede di via Gramignani 128 a Catania, nel cuore del quartiere Angeli Custodi.

Nonostante l’impegno dimostrato in questi anni a favore delle famiglie e dei bambini della comunità locale, il Centro è stato escluso dall’elenco comunale degli enti accreditati per l’erogazione dei servizi socio-educativi, a causa di criteri di selezione ritenuti incoerenti e introdotti senza alcun preavviso o possibilità di adeguamento.

L’Associazione Spazio47, che ha sempre rispettato gli standard richiesti dalla normativa vigente, si è vista rigettare la propria domanda di mantenimento nell’elenco, con la motivazione che il Centro non risulta iscritto alla sezione minori ex L.R. 22/86. Tuttavia, tale requisito non era mai stato richiesto in passato né comunicato con sufficiente chiarezza.

A peggiorare la situazione, secondo i rappresentanti dell’associazione, “altri enti sono stati ammessi all’elenco, nonostante non abbiano prodotto la documentazione richiesta o rispettato i medesimi criteri. Questa disparità di trattamento solleva dubbi sulla trasparenza e correttezza della procedura, mettendo in discussione la legittimità dell’intero processo di accreditamento”.

“Non possiamo permettere che le famiglie e i bambini di questo quartiere perdano un punto di riferimento fondamentale come il nostro Centro Aggregativo”, dichiara Marco Barbarossa, rappresentante legale dell’APS Spazio47. “Faremo tutto il possibile affinché il Centro rimanga attivo e continui a offrire servizi essenziali a una comunità che ne ha bisogno”.

L’Associazione Spazio47, in collaborazione con Città dei Ragazzi, ha già avviato tutte le azioni necessarie per ottenere giustizia. È stata presentata un’istanza di accesso agli atti per verificare le anomalie della procedura e, se necessario, si procederà a tutelare i propri diritti presso il TAR e le autorità competenti.

“Chiediamo il sostegno della cittadinanza, delle famiglie e delle istituzioni – conclude Marco Barbarossa – affinché questa ingiustizia venga sanata e il Centro Aggregativo Spazio47 possa continuare la sua preziosa attività di supporto socio-educativo, offrendo ai bambini e ai ragazzi un luogo sicuro, stimolante e inclusivo”.

Potrebbero interessarti anche