E’ stato un Natale 2024 sotto tono a Giarre, senza iniziative di intrattenimento nelle vie del centro, escludendo il concerto di capodanno nel Duomo, arrivato in extremis.

In compenso, Confcommercio ha registrato ultimamente poche chiusure di negozi e una ripresa del settore abbigliamento. Abbiamo sentito il presidente di Confcommercio, Davide Pappalardo che, in proposito, spiega: “Confcommercio non può sostituirsi all’amministrazione, può spingere, stimolare, ma non siamo organizzatori. Lo scorso anno abbiamo supportato il volere di alcuni commercianti”.

Intanto si guarda al futuro, ai tanto attesi saldi che partiranno oggi, 4 gennaio, momento importante per dare una boccata di ossigeno al commercio giarrese che, secondo Pappalardo, è in ripresa. “Dal nostro insediamento due anni fa – dice – ci siamo battuti per tante cause: gli stalli per lo scarico merci, le strisce blu e, tra l’altro, abbiamo contribuito a far sbloccare l’iter per le richieste di allaccio allo scarico fognario che impedivano l’apertura di nuove attività. Questo ha favorito l’apertura di nuovi negozi; le chiusure sono state poche, l’abbigliamento si è ripreso come anche corso Italia, che prima era più spento”.

Malgrado tutto, malgrado i centri commerciali, il commercio on line, le buche, la viabilità caotica, quindi, la piazza giarrese tiene ancora, non c’è nel circondario altro centro con vie commerciali dense di negozi come Giarre, ma i problemi restano e in più bisogna stare al passo con i tempi. “Giarre – dice Pappalardo – è sempre appetibile ma da tanti anni è afflitta da varie problematiche: speriamo di superarle in questo anno che inizia”.