I parrocchiani di Gesù Lavoratore non si aspettavano la morte di Carmelo Raciti. Venerdì Carmelo in chiesa aveva distribuito la comunione durante la messa. Domenica non lo avevano visto in chiesa, di cui era frequentatore abituale, e questo aveva fatto preoccupare. Si conoscevano le sue condizioni di salute a rischio, ma la situazione è precipitata velocemente, lasciando tanti nello sconforto.
Al funerale erano presenti tanti commercianti che conoscevano Carmelo Raciti negoziante, raffinato conoscitore di stoffe di qualità, commerciante dal fare signorile, che conquistava per i suoi modi garbati. Pure da altre provincie venivano a Giarre per acquistare da Carmelo.
Il parroco di Gesù Lavoratore, don Antonio Pennisi, nella sua omelia ha parlato di Carmelo credente, Carmelo che andava in missione in terre lontane portando le offerte raccolte nella comunità, Carmelo che ogni anno si recava in preghiera a Lourdes, Carmelo che ogni settimana portava la comunione ai malati. Don Antonio ha ricordato l’atteggiamento servizievole di Carmelo, il suo umile mettersi a disposizione per fare qualunque cosa potesse servire, fosse pure solo accendere le candele o scrivere i fiori che non marcisce ai funerali.
In memoria di Carmelo Raciti è in corso una raccolta di offerte che saranno devolute alla Fondazione Carlo Acutis.