“Conoscere per includere”: interessante convegno al liceo Amari di Giarre

Quello dell’inclusione è stato lo scenario intorno al quale è stato organizzato ieri, lunedì, un incontro presso l’Istituto di Istruzione Superiore “M. Amari”.

Conoscere per includere” attiene infatti ad una progettualità caratterizzata da una serie di intenti ed attività aventi come obiettivo la costruzione di uno spazio, inteso non soltanto come luogo fisico, capace di creare opportunità formative ed educative per tutti gli alunni, compresi coloro i quali presentano disabilità e differenti necessità di sostegno. Non ultimo, come sostenuto dal dirigente scolastico Lutri in apertura, la volontà di dare seguito ad un momento di riflessione sul proprio operato affinchè la Scuola possa, nei fatti, diventare maggiormente qualitativa ed inclusiva. Presente per i saluti istituzionali anche l’ass. alle Politiche Sociali del Comune di Riposto Chiara Longo.

La giornata è stata strutturata in due momenti. Il primo è stato prettamente formativo ed ha visto la dott.ssa D. Carenza del Centro Psichedù relatrice di un approfondimento sui disturbi del neurosviluppo che si configurano come le compromissioni più emergenti nell’ambito della popolazione con cui la scuola si confronta (infanzia e adolescenza).

Dopo una esauriente panoramica sulla tematica, si è passati al secondo momento: la presentazione, a cura delle professoresse N. Piazza, Coordinatrice di Dipartimento alunni con disabilità, e della prof.ssa C. Iozia, Referente BES, dei Progetti sviluppati dalle tre sedi.

Progetti tutti che hanno stimolato collaborazione e l’attitudine a coordinarsi in maniera corale. In questo frangente, gli alunni sono stati sollecitati a raccontare il proprio vissuto nello sperimentare la condivisione di intenti e la focalizzazione di un comune obiettivo in cui portare a sintesi gli sforzi collettivi.

Tendere ad un ambiente, umano e professionale, a metodi e didattiche inclusivi non rappresenta solamente un dovere formale o una prescrizione normativa, ma l’acquisizione della consapevolezza di dover rispettare e valorizzare le diverse forme in cui la diversità umana si declina (la disabilità viene così definita dalla Convenzione ONU sui diritti della persona con disabilità) a fronte del ruolo educativo che la  scuola ricopre ed a fronte del fatto che la società si caratterizza per essere sempre più eterogenea e contraddistinta dalle sfide che “quella diversità” pone in essere.

Alessandra Strano