Giarre, Comunità energetiche ancora al palo. E quei 15000 euro per lo studio di fattibilità non ancora spesi... -
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Giarre, Comunità energetiche ancora al palo. E quei 15000 euro per lo studio di fattibilità non ancora spesi…

Giarre, Comunità energetiche ancora al palo. E quei 15000 euro per lo studio di fattibilità non ancora spesi…

Tempo addietro 15.000 circa erano stati assegnati al Comune di Giarre per effettuare uno studio di fattibilità finalizzato alla realizzazione di uno o più comunità energetiche nel territorio comunale.

Una “Comunità energetica rinnovabile” è un gruppo di soggetti che si organizzano per produrre e condividere localmente l’energia prodotta da fonti rinnovabili.

Solo per l’arretratezza e per l’ignoranza che ancora la fa da padrone nel nostro territorio non si comprende a sufficienza l’importanza di questa formula che anche in Sicilia si sta promuovendo con questi finanziamenti. Eppure i previsti aumenti del costo dell’energia elettrica e del gas nel 2025 dovrebbero persuadere sia il Comune che i privati e le attività produttive sulla necessità di trovare rimedi alternativi per soddisfare il fabbisogno energetico, con tutto il sole che c’è in Sicilia e specie a fronte di un finanziamento già ottenuto dal Comune di Giarre per effettuare uno studio di fattibilità, quindi senza che l’ente dovesse metterci soldi propri.

Ebbene, ovviamente, al Comune di Giarre non se ne è fatto, sinora, nulla e il finanziamento di 15.000 euro a suo tempo ottenuto non è stato speso per incaricare un professionista che effettuasse uno studio di fattibilità. Il finanziamento era stato ottenuto nell’ambito del “Programma di sostegno agli investimenti dei Comuni della Sicilia al fine di promuovere la sostenibilità energetica ambientale nei comuni siciliani attraverso le comunità di energie rinnovabili e solidali”, approvato con il Ddg numero 707 del 10 giugno 2022.

Frattanto, altri Comuni hanno ottenuto questo stesso finanziamento e si stanno dando da fare. Cosa succederà al Comune di Giarre se non spenderà questi soldi? Ovviamente li dovrà restituire, prima o poi. Funziona così, i soldi hanno una specifica destinazione e non possono essere spesi per fare altro. Frattanto, altri Comuni vicini, invece, potrebbero già avere le carte in regola per partecipare a futuri bandi.

Si può amministrare in vari modi: c’è chi sta a speranza delle “mance” degli onorevoli in occasione dell’approvazione della legge regionale per avere finanziati festini e ciò che capita (e ci sta) e c’è chi, invece, si attrezza per progettare, per partecipare a bandi e reperire fondi. I due modi, comunque, tra di loro non si escludono.

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