Ad Acireale è festa per il compatrono San Sebastiano. Prima del giro penitenziale dell’antico e prezioso simulacro per le vie della città, si è svolto, nella Basilica acese dedicata al martire, il solenne pontificale presieduto da mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale.
Il vescovo durante l’omelia si sofferma sulla figura di San Sebastiano che ha dimostrato un coraggio straordinario nell’affrontare l’imperatore e nel rinunciare alle ambizioni mondane per essere testimone di Cristo: “Perdere la vita per Gesù, come fece San Sebastiano, è un atto di estrema dedizione e amore versoDio e il Vangelo. San Sebastiano sacrificò tutto, persino la sua carriera e il suo status, affrontando l’imperatore e rinunciando alle ambizioni terrene per seguire la propria coscienza. La sua testimonianza ci invita a riflettere su ciò che veramente conta. Non dobbiamo ambire solo a vincere le guerre del mondo o a costruire una città terrena, seppur importante, basata su potere e dominio”.
menzogna, sull’inganno e sulla violenza. L’amore non è solo una questione di sentimenti, ma anche di scelte coraggiose e di azioni che rispecchiano la verità e la giustizia”.
Il martire Sebastiano, inoltre, ci invita ad accogliere tutti, senza esclusioni né discriminazioni: “Solo attraverso questi valori – conclude il presule – si può raggiungere una pace autentica e una fraternità che abbraccia tutti, senza escludere e scartare nessuno. Il martire è lo specchio di Cristo, che infonde fiducia e speranza per il futuro. Il sacrificio di San Sebastiano non è stato vano. Il suo esempio di fedeltà, lealtà e integrità resta un faro per chiunque desideri costruire un mondo migliore, fondato sui valori del Vangelo”.
“La piazza è gremita, nonostante sia un giorno feriale c’è ancora più gente in strada dello scorso anno, segno che la devozione è veramente forte. C’è un attaccamento viscerale della città con il suo compatrono, che è fede, cultura, tradizione e folclore. Tantissimi aspettano la festa con emozione e tantissimi Acesi che vivono e lavorano fuori tornano per rivedere San Sebastiano, è bello riabbracciarli,- sottolinea il sindaco Roberto Barbagallo -. La lunga processione per le vie della città ci aiuta a riscoprire i nostri quartieri, che si impegnano al massimo per prepararsi al passaggio del santo. San Sebastiano non è solo il giorno della festa, per questo con il vescovo Raspanti e la diocesi abbiamo voluto dedicare tutto il mese di Gennaio alla riscoperta del sacro, dell’arte, della