Catania, operazione "Villa Glori": eseguite altre 8 misure cautelari VIDEO -
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Catania, operazione “Villa Glori”: eseguite altre 8 misure cautelari VIDEO

Catania, operazione “Villa Glori”: eseguite altre 8 misure cautelari VIDEO

Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania che ha coordinato le indagini, i militari della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale dell’obbligo di dimora, con divieto di uscire dalla propria abitazione dalle ore 20:00 alle successive ore 06:00, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania nei confronti di 8 soggetti a seguito di interrogatorio di garanzia a cui gli stessi sono stati sottoposti.

I provvedimenti scaturiscono dallo stesso procedimento penale che lo scorso 18 dicembre aveva già portato all’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale (6 in carcere ed 6 obbligo di dimora) nei confronti di ulteriori 12 individui, nell’ambito dell’operazione denominata “Villa Glori”.

Durante l’operazione, gli 8 destinatari dell’odierna misura cautelare erano invece stati oggetto di decreto di perquisizione e contestuale informazione di garanzia, emessi dalla locale Procura Distrettuale della Repubblica.

Secondo l’impostazione accusatoria, alla luce degli elementi attualmente disponibili e considerando la fase processuale preliminare che non ha ancora permesso l’instaurazione del contraddittorio davanti al giudice, gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati a vario titolo, dei reati di estorsione, furto aggravato in concorso, ricettazione aggravata in concorso, produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, nonché detenzione illegale di armi, che sarebbero stati commessi in concorso con i 12 destinatari dell’ordinanza applicativa di misura cautelare eseguita a dicembre.

L’attività investigativa, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva, nel suo complesso, ha consentito di disarticolare un gruppo criminale con disponibilità di armi e con base operativa in una “stalla” sita nel quartiere Picanello di Catania, che sarebbe stato dedito, senza soluzione di continuità, ai furti di veicoli in sosta sulla pubblica via, alle estorsioni con il metodo del “cavallo di ritorno” e alla ricettazione degli stessi mezzi.

Dalle indagini è inoltre emerso che alcuni indagati sarebbero stati anche coinvolti in un’attività di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, principalmente marijuana, hashish e droghe sintetiche.

L’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Piazza Dante da ottobre 2022 ad aprile 2023, si è sviluppata attraverso attività tecnica di intercettazione e numerosi riscontri oggettivi quali arresti in flagranza di reato, sequestri di droga, denaro e armi, che hanno consentito di ricostruire compiutamente il modus operandi dei membri del g1uppo criminale, che quotidianamente avrebbe commesso furti di veicoli nella provincia di Catania con strumenti tecnologicamente avanzati per eludere le centraline elettroniche.

I mezzi trafugati sarebbero poi diventati oggetto di estorsioni in grado di rendere tra i 500 ed i 1500 euro, a seconda della marca, del modello e del valore di mercato del veicolo. Le estorsioni sarebbero state attuate secondo la cosiddetta “regola dei tre giorni” dal furto, con riferimento al limite temporale entro il quale i proprietari, solo dietro il pagamento di una somma di denaro, avrebbero potuto contattare gli autori per riottenere il bene. Infine, trascorsi i tre giorni, le ricettazioni sarebbero state compiute nel caso di mancato perfezionamento del reato estorsivo, attraverso la vendita del veicolo trafugato a soggetti deputati al “taglio”.

In particolare, dalle risultanze investigative sarebbe emerso come gli appartenenti al gruppo, tutti strettamente collegati tra loro, avrebbero costituito una rete criminale con base operativa in una stalla ubicata nel cuore del quartiere Picanel!o, e più precisamente in una traversa di piazza Villa Glori, stalla vero e proprio fulcro delle loro attività illecite.

Nella stalla il gruppo avrebbe custodito anche armi e droga, come emerso nel corso di una perquisizione eseguita durante le indagini, che ha permesso di sequestrare una pistola cal 7,65, il calciolo di un fucile, munizioni varie e 15 stecche di marijuana.

Gli indagati avrebbero adottato anche strategie per eludere eventuali investigazioni, dimostrando una notevole “professionalità” nella gestione delle loro attività illecite, come evidenziato dalle intercettazioni che documentano l’utilizzo di un linguaggio volutamente criptico e vago. Queste modalità di comunicazione hanno trovato applicazione non solo per organizzare furti o estorsioni, ma anche per la gestione dello spaccio di sostanze stupefacenti.

A riscontro delle investigazioni, durante la fase delle indagini, sono stati arrestati in flagranza di reato otto soggetti ed inoltre, sono state sequestrate, tre pistole, un fucile sovrapposto, munizioni varie, nonché oltre 20 kg di marijuana, 1,6 kg di hashish, 35gr di cocaina, 25gr di ketamina, 25gr di MDMA, 19 pasticche di Ecstasy e circa 5000 euro in contante.

Persone destinatarie della misura dell’obbligo di dimora:

  1. Boccuni Giuseppe Renato, (classe 1988);
  2. Campolo Carmelo, (classe 1998);
  3. Licciardello Giuseppe, (classe 1967);
  4. Rosselli Carlo, (classe 2002);
  5. Scuderi Damiano, (classe 2004);
  6. Tringale Antonino Giuseppe, (classe 2003);
  7. Vinciguerra Salvatore, (classe 1998);
  8. Zingherino Mariano Emanuele, (classe 1990).

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