È stato completato l’intervento di riparazione dell’acquedotto pubblico in località Santa Caterina, a Francavilla di Sicilia. Finita, dunque, la grave emergenza idrica che ha afflitto per oltre due giorni la comunità francavillese.
L’acqua è tornata a scorrere dai rubinetti nella tarda serata di domenica, ma nel pomeriggio di lunedì un nuovo guasto ha ritardato di alcune ore il regolare ripristino del flusso in tutte le case.
Uno stato di crisi dovuto non soltanto dalla mancanza di acqua potabile nelle abitazioni, ma alimentato anche dai timori per eventuali ripercussioni igienico-sanitarie, un disservizio che è andato a sommarsi ai tanti guasti di una rete idrica colabrodo, ormai obsoleta e non più rispondente alle necessità della popolazione, un problema che si aggrava di anno in anno.
“Quando il prezioso liquido ha raggiunto dal pozzo di adduzione di Bragaseggi le vasche di Cucco alto, dopo circa un’ora di trepidante attesa – ha dichiarato via social il sindaco Enzo Pulizzi – ho provato una immensa emozione che mi ha ripagato dalla stanchezza e dall’ansia di tante ore di lavoro assieme a tanta brava gente, in condizioni estreme. Ringrazio di vero cuore tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo e che con il loro lavoro ed il loro grande cuore hanno contribuito alla soluzione del grave problema”.
Il blackout idrico – lo ricordiamo – ha avuto origine all’interno di un pozzetto idraulico incassato nel terreno, situato sul margine della sponda del fiume Alcantara, nei pressi del viadotto ferroviario, a circa 500 metri da Francavilla, un luogo difficilmente raggiungibile, fitto di vegetazione fluviale e non privo di rischi a causa dell’aumento della portata del corso d’acqua.
Dopo l’interruzione del flusso idrico, le reazioni sui social non si sono fatte attendere.
In particolare, a puntare il dito contro l’esecutivo in carica è la sezione locale del Circolo Fratelli d’Italia: “Nel lontano aprile 2017 – si legge in una nota su Facebook, – l’allora amministrazione Monea dovette affrontare la medesima situazione: maltempo, con successivo distacco elettrico alla pompa d’adduzione di Bragaseggi, fiume Alcantara in piena con conseguente ed inevitabile rottura di uno dei due tubi di portata che attraversano il fiume trasportando l’acqua verso i serbatoi di Cucco. All’epoca, si intervenne disattivando il tubo spezzato dalla furia dell’acqua e attivando il secondo tubo posto accanto al primo, proprio per evitare questo tipo di problema.
In poco meno di 24 ore problema fu risolto. Nei successivi mesi estivi, appena l’acqua fosse scesa di livello, si sarebbe ripristinato il tubo rotto, per evitare quello che oggi sta accadendo, ma arrivarono le elezioni amministrative di giugno 2017, vinte dall’attuale amministrazione. Da allora sono trascorsi quasi otto anni: è mai possibile che in tutto questo tempo non sia stato possibile riparare quel benedetto tubo?”.
Sulla questione è intervenuta Laura Vaccaro, consigliera di opposizione del gruppo “La Rinascita”, che sul profilo social dell’Amministrazione comunale ha così commentato: “Forse il piano B sarebbe stato quello di approfittare dei finanziamenti per l’emergenza idrica e trivellare altri pozzi per l’approvvigionamento idrico come è stato fatto in altri comuni e quindi realizzare un bypass, o meglio prevedere un attraversamento aereo della condotta principale e poi comprare un’autobotte con i fondi messi a disposizione dalla Protezione civile, invece di farci prestare i mezzi dai comuni più virtuosi”.
“Sul posto è stata svolta un’intensa attività lavorativa – comunica l’Amministrazione comunale –, con la nostra presenza a fianco delle ditte e insieme ai Responsabili dell’Area tecnica. È chiaro che si è trattato di un danno causato dal maltempo e dalla forza del fiume, un problema che non era di così facile soluzione, come qualcuno afferma e, allo stesso tempo, non è sicuramente di facile soluzione bypassare il fiume, come altri vogliono far credere; si tratterebbe, infatti, di un lavoro di un certo livello e con investimenti importanti.
Ringraziamo le ditte che si sono occupate dell’intervento, gli uffici comunali e quanti hanno contribuito al superamento della criticità. Siamo dispiaciuti per quello che si è venuto a creare e per i disagi arrecati alla cittadinanza, ma ci siamo trovati davanti ad una situazione complessa, che ha portato anche ad un allungamento dei tempi di esecuzione dei lavori”.
Luigi Lo Presti