È uno scontro tutto all’interno del palazzo municipale quello in atto nella cittadina dell’Alcantara. Da una parte l’Amministrazione comunale, dall’altra un gruppo di 18 dipendenti del Comune, i quali nei giorni scorsi hanno fatto recapitare ai consiglieri comunali una lunga e durissima lettera nella quale, oltre ad evidenziare gravi problemi nella gestione della macchina amministrativa, vengono mosse aspre critiche nei confronti degli amministratori locali.
La lettera dei dipendenti
Nel documento (di cui abbiamo riportato ampi stralci) i dipendenti lamentano di essere stati «spesso attaccati durante lo svolgimento del Civico Consesso da componenti dell’esecutivo che ci indicano come colpevoli e responsabili dell’inefficienza della macchina amministrativa».
«Esattamente nel gennaio 2022 – scrivono i firmatari – abbiamo dovuto respingere un attacco inopportuno e totalmente infondato che il sindaco ha esternato sui social contro i dipendenti comunali, e tanti altri interventi nei quali diceva che gli impiegati “[…] si rubano lo stipendio!” (diretta Facebook 19/11/2019)».
«Non dimentichiamo di certo la lettera che ci venne indirizzata in data 26/01/2018 – aggiungono – da parte della compagine che appoggia l’Amministrazione nella quale si leggeva anche di “disinteresse”, “lassismo”, “menefreghismo” riferiti agli impiegati. Non esiste confronto con questa amministrazione, non è mai esistito. Le richieste fatte nel tempo per efficientare gli uffici ed i servizi attraverso una più efficace distribuzione del personale ed una significativa assegnazione di mezzi e materiali atti al sereno svolgimento dell’attività, sono sempre rimaste inevase, ma nonostante le difficoltà, sia noi che i colleghi Asu abbiamo continuato a svolgere le mansioni e fornire servizi al cittadino».
I dipendenti denunciano poi un «clima di ostilità creata dalla gogna pubblica alla quale l’amministrazione ci sottopone, compresi i momenti in cui nel Consiglio Comunale si continua a dire che non esistono più uffici e servizi per colpa di assenze, mancanze od omissioni da parte dei dipendenti; gli stessi, tanto vituperati e disprezzati, che con coscienza e senso del dovere, siedono tutti i giorni al loro posto nonostante tutte le difficoltà, gli ambienti lavorativi in condizioni pessime tra sporcizia, mancanza di riscaldamento, soffitti pieni di umidità per le perenni infiltrazioni di acqua dal tetto, computer ed hardware obsoleti e lentissimi, e molti altri disagi che sono sotto gli occhi di coloro che percorrono i corridoi o gli uffici comunali».
Nella seconda parte del documento gli impiegati si dichiarano consapevoli «che l’attuale situazione finanziaria drammatica di un dissesto reale, seppur non dichiarato, non ci consente di dare ai cittadini le giuste risposte che meritano. Ma non è una nostra responsabilità il disastro finanziario dell’Ente. Anche i dipendenti mettono mano alle proprie finanze per acquistare il materiale che ci serve per lavorare, dalla cancelleria ai detersivi e, non da ultimo, il carburante per i mezzi che spesso sono mezzi propri usati per l’espletamento dei servizi, che vengono svolti comunque, nonostante l’assoluta mancanza di qualsiasi tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro, senza dispositivi di protezione, senza medico competente, senza sorveglianza sanitaria, senza piano di sicurezza, senza RSPP».
«Non può assolutamente passare il messaggio – prosegue l’epistola -, come si vorrebbe far credere, che agli impiegati interessano solo i soldi, il famoso 27, tant’è che dal 2019 non riceviamo quegli istituti dovuti per legge, che fanno parte del contratto integrativo, poiché le normali relazioni sindacali che avrebbero dovuto regolare le attività sono ferme al 2019 e tutti gli inviti a procedere per legge mandati dalle varie sigle sindacali sono rimaste senza riscontro».
Per i lavoratori «l’obiettivo di ogni buona e sana amministrazione è dare risposte ai cittadini, noi dipendenti siamo qui per l’ennesima volta a dire che noi non ci tiriamo indietro, non l’abbiamo mai fatto, anche oltre l’orario di lavoro che mai ci è stato riconosciuto né tantomeno remunerato».
Infine, un appello rivolto ai consiglieri come «organo di indirizzo e di controllo politico amministrativo dell’ente, per denunciare una situazione che ha già passato il limite della tollerabilità, la fatica quotidiana a gestire i normali servizi essenziali, l’impossibilità di continuare a dare risposte certe ed efficaci ai cittadini, la mancanza di programmazione e l’inesistente gestione ordinaria dell’ente, la completa disorganizzazione di uffici e servizi lasciati da tempo senza tutele, senza organizzazione, senza mezzi».
Le reazioni
«Questo ci rammarica perché senza serenità non si riesce a lavorare bene – replica il gruppo consiliare di maggioranza “La Svolta” – ma dobbiamo precisare che quanto detto sfugge alla nostra conoscenza. Anzi, rammentiamo innumerevoli volte in cui, nonostante le difficoltà di questi anni di amministrazione, gli uffici sono sempre stati ringraziati per il lavoro svolto sia dal sindaco che dagli assessori, e da tutti i componenti del Consiglio Comunale, soprattutto dal gruppo di maggioranza.
Più volte nel corso degli anni, l’Amministrazione ha sempre chiesto lumi e chiarezza ai vari responsabili d’area che si sono succeduti, sia precedenti che attuali, di ridistribuire il carico di lavoro ove necessario, di acquistare il materiale d’ufficio, di rimpinguare ogni settore ove vi fosse carenza, evidentemente a tali richieste non è stato dato seguito, ma non ci sentiamo di colpevolizzare nessuno, anzi capiamo le difficoltà dei capiarea a cui è demandato il compito di organizzare gli uffici e di fare gli ordini di servizio anche per la pulizia del palazzo comunale, tranne che si voglia che venga pulito dall’amministrazione comunale. Fino a prova contraria deve essere fatto da molti dei firmatari della lettera.
Abbiamo sempre cercato di tutelare quei pochi dipendenti rimasti in forze al nostro comune, valorizzandoli e collaborando ove possibile, con l’obiettivo di fare il bene del nostro paese. È stato fatto il massimo, e ci siamo riusciti, per garantire la stabilizzazione ai precedenti contrattisti e faremo ora la stessa cosa, una volta regolarizzati i bilanci, per i nostri Asu. Ribadiamo la nostra disponibilità per qualsiasi confronto utile e costruttivo sempre e solo nell’interesse di Francavilla.
Noi consiglieri di maggioranza siamo solidali con l’Amministrazione Comunale e chiediamo anzi di dare mandato ai responsabili d’area di riorganizzare gli uffici sulla base delle competenze specifiche dei dipendenti rimasti, utilizzando gli istituti previsti per eventuali mancanze o problematiche gestionali».
Ma la reazione più stizzita alla missiva è stata quella apparsa qualche giorno fa sul profilo Facebook dell’Amministrazione comunale, con un post che recita: «In quasi otto anni di Amministrazione, ne abbiamo viste, vissute, subite, sopportate di tutti i colori, ma che alcuni dipendenti comunali si sentano in diritto di fare politica attiva, no, questo non ce lo saremmo aspettato e non lo tolleriamo. La lettera è un vero attacco politico e lo dimostra il fatto che il documento non sia stato firmato da tutti i dipendenti: un attacco politico subdolo, architettato dall’interno con qualche supporto dall’esterno? È un sacrosanto diritto difendere i propri diritti, ma ben altro è infamare senza nessuna prova concreta. La lettera che i 18 dipendenti comunali (su 38) hanno indirizzato ai consiglieri ha il solo scopo di creare una diatriba politica e non un vero dialogo con l’Amministrazione».
E in merito alla polemica sulla pulizia degli uffici: «Siamo sicuri che per pulire le stanze, i bagni, le scale, ci sia bisogno solo di una semplice scopa, una paletta, non dovrebbe essere sicuramente necessario l’intervento di un assessore, solo volontà e coscienza per lavorare in un ambiente pulito. In ogni caso, questa mattina, mettendo mani al nostro portafoglio (come tante altre volte) abbiamo acquistato del materiale, ma dopo qualche ora, con nostro stupore, abbiamo trovato in una stanza chiusa a chiave (in possesso dei dipendenti), cartoni pieni di materiale per le pulizie e due condizionatori per aria calda ancora inscatolati (acquistati circa un anno fa). Quelli che da sempre mettono mano ai loro portafogli sono i sottoscritti, che spendono tutta la loro indennità (e molto di più) per rimediare alle mancanze dell’Ente».
«Invitiamo i dipendenti – conclude la nota – che si sono sentiti “attaccati ed insultati” da questa Amministrazione a fornirci prove concrete di quello che dicono, i Consigli Comunali sono sempre registrati e sono presenti i verbali consultabili liberamente, in caso contrario, provvederemo in altre sedi a difenderci da tali accuse».
Luigi Lo Presti