L’I.i.s “Leonardo” di Giarre, diretto dal diriegnet scolastico, Tiziana D’Anna, ha celebrato, con tante iniziative, la Giornata della memoria, ricordando la Shoah, ovvero lo sterminio del popolo ebraico e di tutti i deportati nei campi di concentramento nazisti.
Ogni anno, nel mondo, il 27 gennaio si celebra la Giornata della memoria, la ricorrenza durante la quale vengono ricordati 15 milioni di vittime dell’Olocausto. Ricordare le vittime di quegli anni lontani può sembrare qualcosa che non ci tocca direttamente, in realtà non è così.
La Giornata della memoria non serve solo a commemorare quei milioni di persone uccise crudelmente e senza nessuna pietà, ormai quasi 80 anni fa, ma serve a ricordare che ogni giorno esistono tante piccole discriminazioni verso chi ci sembra diverso da noi. Spesso noi stessi ne siamo gli autori, senza rendercene conto. Per evitare che una tragedia come quella della Shoah si ripeta occorre ricordare e soprattutto capire. Uno strumento importante per farlo è quello di ascoltare la viva voce dei testimoni e di chi è stato direttamente coinvolto negli avvenimenti.
Per questo motivo gli studenti dell’I.i.s “Leonardo”, hanno assistito alla proiezione del docufilm “Liliana”, dedicato alla senatrice Liliana Segre (sopravvissuta al lager di Auschwitz). Il docufilm a lei dedicato racconta la storia di questa donna, che è una dei 776 bambini italiani più piccoli dei 14 anni, che furono deportati nel campo di concentramento di Auschwitz. Oltre a lei, solo altri 24 bambini tornarono a casa vivi, alla fine della Seconda Guerra mondiale. Secondo la turnazione predisposta dall’istituzione scolastica, gli studenti dell’istituto giarrese hanno partecipato alla visione del film “Liliana” presso il cineteatro “Garibaldi” di Giarre.
Il film documentario, diretto da Ruggero Gabbai, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, tra gli applausi commossi del pubblico, racconta la straordinaria storia della senatrice a vita Liliana Segre. L’arresto, la deportazione nei campi di concentramento in cui ha dato l’ultimo struggente addio a suo padre, fino al suo profondo, generoso e ininterrotto impegno sociale per trasmettere alle giovani generazioni un messaggio di libertà e uguaglianza, contro ogni sopraffazione dei diritti umani. Il racconto intimo e personale di una delle donne più importanti del panorama culturale italiano. Una narrazione toccante e attenta che porta sul grande schermo materiali d’archivio inediti, la testimonianza di figli e nipoti, la voce di personaggi pubblici come Ferruccio De Bortoli, Mario Monti, Enrico Mentana, Geppi Cucciari, Fabio Fazio. Un inno alla pace, all’amore e al rispetto. Una storia di forza e resistenza, per non dimenticare.
La memoria, infatti, rappresenta un’arma fondamentale per evitare che eventi così tragici possano ripetersi e perché si possa costruire un futuro diverso basato sulla promozione della pace, sulla libertà, sull’uguaglianza degli esseri umani e in cui la dignità umana non venga mai più calpestata, il dipartimento di storia e filosofia dell’ istituto giarrese, diretto dalla docente Pina Borzì e sotto il coordinamento della docente Rosamaria Sciacca, ha organizzato un incontro con Ernesto De Cristofaro, professore associato di Storia del diritto medievale e moderno presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’università di Catania, sul tema “La Shoah. Memoria del passato, lezione per il presente”,riservato agli studenti delle classi quinte dell’I.i.s “Leonardo”, del “Mazzei” ed ad alcune classi quarte.
“Noi – ha detto il prof De Cristofaro – dobbiamo ricordare il passato perché ci serve a non ripetere errori già fatti, questa è la funzione della storia. La storia -ha aggiunto- non è un sapere archivistico, non dobbiamo semplicemente accumulare dei dati, le nozioni non ci servono! Ci serve – ha spiegato – elaborare queste nozioni e farne materia viva per il nostro orientamento etico, civile, politico, culturale. Questo è il senso delle commemorazioni, – ha concluso – se diventano qualcosa che ci aiuta a migliorare allora ha senso coltivare la memoria. Se fosse semplicemente una ricorrenza esteriore allora non sarebbe utile”.
L’incontro oltre alla brillante relazione del prof. De Cristofaro è stata impreziosito dai contributi video realizzati dagli stessi studenti, che sono intervenuti formulando interessanti domande all’ autorevole ospite.
Infine, durante la giornata, sono stati previsti momenti di feedback tra docenti e studenti e la presentazione della bibliografia sulla Shoah, all’ interno delle varie classi.