Un grande abbraccio di fede e commozione ha accolto, nella Chiesa Maria SS del Carmelo di Riposto, l’arrivo del Cuore di S. Camillo. Un cuore in cammino… che ha trovato nella comunità ripostese il suo momento di sosta e di testimonianza… Un velo di silenzio e di devozione ha coperto la folla che riempiva la chiesa con i bambini della Catechesi, sia di Prima Comunione che di Cresima, ad assiepare le prime fila dell’edificio sacro. Alle due colonne dell’ingresso, colorati, gioiosi, significativi, i due cartelloni realizzati dai ragazzi dell’ACR e dedicati, rispettivamente, a San Camillo ed a San Giovanni Bosco (cui è intitolato l’oratorio parrocchiale e la cui festa si celebra il 31 gennaio ndA)…
E poi, genitori, educatori, fedeli, devoti e curiosi che hanno fatto da corteo ed accompagnamento alla reliquia. Dalle mani del Camilliano Fratel Carlo Mangione all’altare, tra una cornice di fiori…
L’ingresso del cuore di S. Camillo… l’emozione dei fedeli… E poi, attesa ma mai banali, le parole di Fratel Carlo… un sorriso rivolto ai bambini in prima fila, lo sguardo che abbracciava tutti i presenti… “Quest’anno, il prossimo 2 febbraio, ricorre il 450° anniversario della conversione di S. Camillo”… Con queste parole il Camilliano ha iniziato il suo dialogo con i presenti, raccontando il percorso che portò San Camillo dall’essere “un ragazzo un po’ scapestrato, col vizio del gioco” fino a diventare “il simbolo dell’impegno accanto e per i malati”… Un esempio di carità cristiana che, con l’esempio, “porta tutti noi a seguire la strada del servizio verso il prossimo… e non necessariamente solo con i malati”. Infatti, “ci sono malattie come la solitudine, che hanno bisogno di una parola di conforto, di una pacca sulla spalla, di un mano tesa… per guarire”.
E, ad accompagnare le parole, l’invito di Fratel Carlo ad intonare, tutti insieme, due strofe della canzone di San Camillo… “San Camillo prega per noi, San Camillo prega con noi!”. Giovani e adulti, con voce forte e sicura, si sono uniti in un unico coro, a manifestare, in musica e parole, la propria fede e l’emozione provata nell’ascoltare e rivivere il percorso di conversione di San Camillo.
Poi, la Santa Messa, officiata da Don Daniele Raciti e da Padre Gianluca Franco, i momenti di fraternità cristiana, la Comunione… fino alla benedizione impartita con il cuore di San Camillo… Una lunga fila di fedeli si è inginocchiata ai piedi della reliquia… segno di una devozione e di una fede che suona come gloria eterna verso l’esempio e la vita di San Camillo…
Corrado Petralia