Il futuro dell’ospedale di Giarre e della sanità siciliana: tra riorganizzazione e incertezze

Quale sarà il destino dell’ospedale di Giarre e della sanità siciliana nello studio denominato “Attività volta alla riorganizzazione della Rete Ospedaliera in coerenza con la riorganizzazione della rete territoriale come previsto dal DM 77/2022 del 23/05/2022”?

Per questo studio il Dirigente generale del Dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla salute, Salvatore Iacolino, il 23 luglio 2024 ha conferito incarico alla d.ssa Gabriella Maria Terrazzino con D.d.g. 865 del 2024, a riprova che qualcosa bolle in pentola a livello regionale e bisogna tenere alta la guardia sull’ospedale di Giarre.

Anche il quotidiano “Repubblica” mercoledì scorso ha approfondito il tema della sanità siciliana, e dei pronto soccorso in particolare, per cui alla Regione è stato predisposto un dossier. Secondo quanto riportato dall’edizione regionale del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, “Sarebbe anche il frutto della scarsa razionalizzazione e della creazione di doppioni inutili e funzionali solo al primario e al suo referente politico. Reparti doppione sono registrati tra gli ospedali di Sciacca e Ribera, Acireale e Giarre, Militello e Caltagirone”.

E questi doppioni sarebbero la chirurgia e l’ortopedia e, come vi abbiamo riferito qualche giorno fa, in una proposta inviata dall’Asp a Palermo per Giarre “Si prevede poi l’attivazione di soli posti letto di Day hospital e Day surgery per l’area chirurgica ambulatoriale (quindi chirurgia generale minore) e la ricollocazione degli attuali posti letto ordinari di chirurgia generale e ortopedia nel P.O. di Acireale (DEA di I livello)”.

La Regione Siciliana sta lavorando, quindi, per una nuova rimodulazione della rete ospedaliera con un processo che coinvolge l’Assessorato alla Salute e la VI Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana. Sono stati ascoltati in audizione i direttori generali delle Aziende sanitarie provinciali di Palermo e Messina, alla presenza dell’assessore regionale alla Salute, e del direttore generale del Dipartimento per la pianificazione strategica, Salvatore Iacolino. Incontri che puntano ad analizzare le criticità attuali e delineare le prospettive per una rete ospedaliera più efficiente.

Il presidente della VI Commissione all’Ars, on. Giuseppe Laccoto (quota Lega), ha sottolineato l’importanza di affrontare con urgenza la carenza di personale nei pronto soccorso e nelle strutture di emergenza-urgenza, nonché di colmare i vuoti di organico nei reparti di ortopedia in vari ospedali, in particolare nel messinese e nel catanese. L’Assessorato alla Salute ha già richiesto alle aziende sanitarie di presentare proposte per il nuovo assetto organizzativo. Le proposte pervenute saranno esaminate dal Tavolo tecnico e dagli uffici dell’amministrazione per elaborare una proposta di rimodulazione della rete ospedaliera regionale.

Insomma, di tutto questo dovranno parlare i sindaci nell’incontro convocato dal sindaco di Giarre Leo Cantarella per domani, venerdì, a Giarre.

A proposito dei sindaci: sono stati resi edotti di quanto sta accadendo e dei processi in corso dall’Asp di Catania o l’hanno appreso dai giornali? Di certo l’Asp catanese ha dovuto intrattenere con i Comuni un costante e continuo dialogo, “garantito e valorizzato in ogni ambito distrettuale, dal Direttore dei Distretto nonchè dal Comitato dei sindaci del Distretto”, come prevede il punto 4 dell’articolo 7 “Le relazioni con gli Enti istituzionali” dell’Atto aziendale dell’Asp.

Mica certe cose un sindaco le può scoprire dai media. O no?