Nell’ambito dell’Anno Santo “Pellegrini di Speranza”, la Chiesa di Acireale ha celebrato ieri, venerdì 7 febbraio, il Giubileo dedicato agli ammalati, agli anziani e ai Ministri Straordinari della Comunione. Un momento di preghiera e grazia che ha coinvolto anche i volontari, le figure professionali del mondo della sanità e tutti coloro che vivono la realtà della sofferenza.
Durante l’omelia, il vescovo Antonino Raspanti ha offerto parole di speranza e riflessione:
“Il nostro corpo, pur fragile e destinato a consumarsi, non segna la fine della persona. In Cristo risorto scopriamo una speranza certa, che ci apre a un nuovo modo di vivere la realtà umana. La Passione di Gesù rivela le conseguenze del peccato, ma nei sacramenti, soprattutto nell’Eucaristia e nell’Unzione degli infermi, Dio ci tocca con il Suo amore. Anche nella sofferenza e nella morte, che non sono la fine ma il compimento della vita, Egli è con noi. Gesù porta il peso della nostra sofferenza, e gli ammalati, offrendo se stessi, diventano fonte di vita e gioia. È questa speranza che trasforma l’esistenza e le dona un senso nuovo”.