Diffondere la cultura del rispetto e dei valori perché insieme si può navigare senza bullismo è stata la mission della manifestazione “Navigare insieme una cima blu contro il bullismo”, ideata e portata avanti, con grande tenacia dalla LNI, sezione di Riposto, in collaborazione con il Marina di Riposto, il liceo “Leonardo”, con il gratuito patrocinio del comune marinaro e la partecipazione degli istituti scolastici del territorio ionico-etneo, ovvero: l’ I.i.s “Leonardo, l’ I.t.n “L.Rizzo” di Riposto, L’ I.c.s “ Giovanni XXIII°” di Acireale, l’I.c.s “Paolo Vasta” di Acireale, l’I.c.s Giardini Naxos di Giardini Naxos, l’I.c.s “Giovanni Verga” di Fiumefreddo di Sicilia, l’I.c.s di Mascali, l’I.c.s “Vigo Fuzzo La Spina” di Acireale , l’I.c.s. “Giovanni Verga” di Riposto e l’I.c.s. “Galileo Galilei “ di Acireale.
Un’unica grande cima blu, simbolo della lotta al bullismo e cyberbullismo realizzata a cura degli studenti, è stata annodata insieme da scuola ed istituzioni per gridare il “no” congiunto e corale all’allarmante fenomeno che interessa circa il 15% dei ragazzi, con una percentuale del 20% nei bambini di 11 anni (1 su 5), che scende al 10% nei ragazzi più grandi.
È proprio grazie a questa sinergia creatasi che si può pensare di raggiungere obiettivi che nel lungo termine possano aiutare a debellare l’odioso fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Con l’avvento della tecnologia e la diffusione sempre più ampia delle piattaforme online si è chiamati a riflettere su come si possa costruire un futuro digitale sicuro e privo di violenza. Il cyberbullismo è una minaccia che si nasconde dietro lo schermo e che può avere conseguenze devastanti sulla vita delle persone. La lotta contro il cyberbullismo richiede sforzi congiunti da parte di genitori, educatori, responsabili politici e piattaforme online.
Questo è stato il tema al centro di una conferenza, tenuta, in sostituzione del primo dirigente della Polizia di Stato, dirigente del Centro operativo sicurezza cibernetica (Cosc) per la Sicilia orientale, dott. Marcello La Bella, dal primo dirigente della Polizia Postale, dott. Antonio Pennisi. Mentre delle conseguenze spesso dai ragazzi non avvertite nella quotidianità, anche gravi penalmente delle loro condotte, ne ha parlato il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minori, la dottoressa Stefania Barbagallo.
A dare il benvenuto ai ragazzi erano presenti: in rappresentanza dell’a.d del Marina, il direttore Leo Biasi, il presidente di LNI Giuseppe Ballistreri ed il direttivo, l’assessore alla P.i di Riposto, Chiara Longo, l’arciprete don Marco Catalano, il comandante della locale Capitaneria di porto, il t.v Diletta Volpe, accanto ai rappresentanti della Guardia della Finanza e dei Carabinieri di Riposto, la d.s dell’I.i.s “Leonardo” Tiziana D’ Anna, insieme ai colleghi presidi degli istituti partecipanti.
“L’evento odierno – ha detto Giuseppe Ballistreri – accende i riflettori su un tema, come quello del bullismo, purtroppo largamente diffuso. Ogni attività volta alla sensibilizzazione del fenomeno è sicuramente importante per approfondirlo e conoscerlo meglio. Tematiche come queste meritano grande attenzione, non solo nelle scuole, per aiutare noi adulti a decodificare meglio i segnali di sofferenza dei nostri giovani e offrire loro tutto il supporto necessario”.
“Un’occasione – ha dichiarato la preside Tiziana D’Anna – in cui le Istituzioni hanno fatto rete, per costruire un’alleanza educativa concreta e significativa, con una mission urgente: offrire ai ragazzi e ai giovani la possibilità di utilizzare al meglio internet, utile ma molto pericoloso: un contenitore in cui possono proliferare fenomeni di violenza o di cyberbullismo. Fondamentale il ruolo della famiglia, che è il primo centro educativo per eccellenza, che la scuola ha il dovere di affiancare, ma che non può e non deve sostituire”.
“Il Marina di Riposto – ha detto il direttore Leo Biasi – da sempre aperto alle iniziative del territorio è stato ben felice di ospitare la manifestazione di sensibilizzazione su un tema sociale di grande interesse ovvero il bullismo, È fondamentale – ha aggiunto-promuovere la consapevolezza su questo problema, educare gli individui sulle conseguenze delle loro azioni online e implementare politiche e leggi efficaci per affrontarlo”.
La dottoressa Sarita Giuffrè, già viceprefetto di Catania, ha parlato invece dell’importanza del dialogo tra i giovani, del rispetto del valore dell’amicizia e della solidarietà, della comprensione dei disagi dell’altro, della tolleranza e dell’accoglienza.