Giarre, donne, ingegneria e intelligenza artificiale: un incontro per superare stereotipi e valorizzare il talento -
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Giarre, donne, ingegneria e intelligenza artificiale: un incontro per superare stereotipi e valorizzare il talento

Giarre, donne, ingegneria e intelligenza artificiale: un incontro per superare stereotipi e valorizzare il talento

Un pubblico folto ed attento, di giovani e di adulti, ha partecipato nell’Istituto d’istruzione superiore Leonardo di Giarre all’incontro su “Donne ingegneria e intelligenza artificiale”. L’iniziativa organizzata dal Coordinamento Donne della zona ionico-etnea, patrocinata dal Comune di Giarre, dal Leonardo, dall’Ordine Ingegneri e dalla scuola Cpia di Giarre è stata sostenuta dalle associazioni: Società giarrese di storia patria e cultura – Articolo1 – L’Agorà – Fidapa Giarre Riposto – Fidapa Porto dell’Etna – Ipazia – Luogocomune – Trucioli, – Associazione ingegneri ionico etnei – Associazione Amici del “Fermi” Giarre- Nuove Voci . L’Ordine Ingegneri di Catania, inoltre, ha attribuito agli iscritti partecipanti 2 Cfp.

L’incontro, moderato dalla giornalista Maria Gabriella Leonardi, dopo i saluti dell’assessore Leo Patanè in rappresentanza del Comune di Giarre, della dirigente scolastica Tiziana D’Anna, ha registrato la presenza di Mauro Antonino Scaccianoce, presidente dell’Ordine Ingegneri di Catania, che ha sottolineato l’obiettivo che ha l’Ordine di valorizzazione la presenza delle ingegnere, attraverso ruoli di responsabilità. La dott.ssa Nunziatina Spatafora del Coordinamento donne, ha dato l’inquadramento storico che ha portato al tema dell’incontro, ripercorrendo alcune delle tappe salienti dell’affermazione delle donne in ambito scientifico.

Tre le relatrici dell’incontro, tutte ingegnere di diverse esperienze professionali: Mariangela Leotta docente di Tecnologie e costruzioni navali, Cristiana Monsone esperta indipendente per la Commissione Europea per AI e robotica e Rosaria Musumeci professora associata idraulica presso l’Università di Catania.

Mariangela Leotta ha parlato di Donne che sanno contare: ingegneria e valore professionale, Cristina Monsone di Intelligenza artificiale: opportunità e sfide nell’era del digital gender gap; la relazione di Rosaria Musumeci ha avuto per tema “Dalla Formazione alla ricerca: L’ingegneria è donna? Aspetti diversi del tema ma complementari.

Nonostante stereotipi patriarcali ancora diffusi, si riscontra negli ultimi anni una presenza femminile sempre più alta ed autorevole nel mondo dell’ingegneria, grazie a politiche formative di empowerment e all’affermazione di un pensiero delle donne a partire dalla consapevolezza che la scienza e la tecnica non sono neutre rispetto ai generi.

Per esempio l’intelligenza artificiale può essere un ‘opportunità, ma se il linguaggio travasato nell’I.A è sempre quello tradizionalmente “neutro”, con cui si è autorappresentato l’uomo bianco e possidente, può produrre una maggiore segregazione sessuale e razziale.
Le tre relatrici sono entrate nel merito delle questioni con una capacità di divulgazione di un sapere tradizionalmente ostico al pubblico.

A seguire un fitto dibattito a cui hanno partecipato due studentesse e uno studente delle scuole medie superiori che già seguono progetti e percorsi sull’ Intelligenza Artificiale. Sono seguiti gli interventi dell’assistente sociale Anna Maria Patanè, del preside Gino Pagano e del fisico Santo Gammino direttore dei Laboratori del Sud di Catania di Fisica Nucleare, degli ingegneri Alfredo Foti e Alfio Torrisi rispettivamente consigliere e segretario dell’Ordine.

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