Associazioni locali chiedono collaborazione per migliorare la gestione dei rifiuti nei Comuni del territorio jonico-etneo -
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Associazioni locali chiedono collaborazione per migliorare la gestione dei rifiuti nei Comuni del territorio jonico-etneo

Associazioni locali chiedono collaborazione per migliorare la gestione dei rifiuti nei Comuni del territorio jonico-etneo

Una richiesta di confronto, collaborazione e partecipazione sulla gestione del servizio rifiuti. L’hanno avanzata diverse associazioni locali scrivendo ai Comuni di Giarre, Fiumefreddo, Mascali, Milo, Riposto, Sant’Alfio e Santa Venerina e al presidente del Consiglio di amministrazione della Ssr Catania Provincia Nord.

Le associazioni che hanno sottoscritto la richiesta sono il Wwf Sicilia nord orientale, l’Agorà, il Coordinamento donne zona jonico etnea, Articolo Uno, Un’altra storia, Nessuno è straniero, Gru, Rifiuti zero Sicilia, MarEtna, EcoMuseo del Castagno, Salviamo i boschi, Sp Cgil, Nuove Voci, Associazione Città viva e Società giarrese di storia patria e cultura.

Le associazioni hanno deciso di avviare una interlocuzione comune con le amministrazioni del territorio jonico-etneo per stimolare un dialogo costruttivo e la Srr Catania nord sul tema della raccolta differenziata. “Crediamo – si legge nella nota – che una gestione efficace e trasparente dei rifiuti sia essenziale per garantire la sostenibilità ambientale e il benessere delle nostre comunità – scrivono-. Tuttavia, perchè la raccolta differenziata produca risultati positivi occorre un preciso forte impegno sia delle amministrazioni locali che da parte dei cittadini e della società civile”.

Le associazioni avanzano quindi una serie di proposte e chiedono maggiore trasparenza sui dati della raccolta differenziata, con pubblicazione degli stessi sui siti istituzionali degli enti; chiedono altresì di far pagare tutti, anche attraverso controlli incrociati per individuare aree di elusione.

Richiesto, altresì un controllo più incisivo sul territorio, nuovi strumenti di partecipazione, come l’istituzione di consulte cittadine per coinvolgere i cittadini nelle decisioni. Chiesti anche interventi formativi, come campagne di sensibilizzazione e l’attuazione del compostaggio domestico. Le associazioni chiedono alle amministrazioni per questo un confronto aperto e collaborativo.

(immagine di archivio)

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