Cantiere aperto nel parco di Macchia dove oggi, mercoledì, sono ufficialmente iniziati i lavori di ristrutturazione dei servizi igienici.
Gli interventi sono eseguiti da una ditta privata che si è aggiudicata l’appalto e che dovrebbe completare i lavori (per un importo di 170mila euro circa) entro 120 giorni, quindi entro la prima decade di giugno. Si stanno ristrutturando i bagni, non quelli nei pressi dell’anfiteatro ma i servizi igienici più vicini all’ingresso.
Inoltre, si interverrà per riqualificare l’area circostante i servizi igienici dove sono presenti delle aiuole e una scarpata. Le aiuole saranno “alleggerite” e sarà ampliata la superficie pavimentata. A conclusione degli interventi saranno approntati servizi igienici per uomini, donne e persone con disabilità.
A seguito delle infiltrazioni di acqua piovana, cenere vulcanica sono inutilizzabili i locali, bagni e spogliatoi che si trovano sotto l’anfiteatro e per cui sono necessari ulteriori lavori e un ulteriore finanziamento, non ancora all’orizzonte.
L’assessore al verde pubblico Leo Patanè così commenta:”Il finanziamento di 167000 fu a suo tempo stanziato dall’allora presidente della regione Nello Musumeci. Queste somme erano rimaste bloccate e vi era il rischio di perderle ma, grazie all’impegno profuso dall’amministrazione Cantarella con il supporto di Alberto Cardillo (FdI), è stato possibile recuperare i fondi presso l’assessorato regionale alla infrastrutture e trasporti e finalmente abbiamo potuto iniziare i lavori.
Questi lavori renderanno la villa maggiormente fruibile ai cittadini, soprattutto in vista di eventi estivi che potranno organizzarsi nell’anfiteatro presente all’interno del parco che può ospitare fino a 2000 posti a sedere. A tal proposito, un prossimo obiettivo da raggiungere è quello di riuscire ad ottenere qualche finanziamento per ripristinare gli spazi sottostanti l’anfiteatro, un tempo utilizzati come spogliatoi ed oggi, purtroppo, seriamente compromessi. Come amministrazione continuiamo ad attenzionare il verde pubblico presente a Giarre nonostante le grandi difficoltà dovute alla carenza di organico”.