Quella del bartending è un’attività che ancora oggi continua ad avvicinare migliaia di persone al mondo della mixology, e che riesce sempre a fornire nuovi stimoli, idee e spunti interessanti. La passione verso questo mondo e il piacere del buon bere hanno spinto sempre più individui a investire sull’attrezzatura da bar, con lo scopo di preparare degli ottimi cocktail direttamente in casa propria e godersi momenti di questo tipo immersi nel calore conviviale.
Quando si parla di drink making il primo elemento che balza alla mente è indubbiamente il leggendario shaker, attrezzo divenuto iconico nel settore per via del suo peculiare utilizzo. Realizzare cocktail e drink tuttavia richiede l’utilizzo di molti altri importanti oggetti che spesso passano in sordina, ma che in realtà si rivelano essere importanti quanto il loro più famoso collega. Quali sono dunque gli “altri” strumenti essenziali nel bartending?
Jigger
In termini di fama, i jiggers non hanno poi cosi tanto da invidiare agli shaker. Questi strumenti vengono utilizzati per misurare con precisione le quantità dei liquidi adibita alla creazione di un drink, il che li rende fondamentali per il dosaggio e quindi la corretta preparazione di un qualsiasi cocktail.
In linea generale esistono due tipologie di jiggers, ovvero gli americani (44ml da un lato, 30 dall’altro) e quelli europei (25ml da un lato, 50 dall’altro), entrambi molto popolari e utilizzati in tutto il mondo. Questi misurini possono inoltre presentarsi in varie forme, tra cui la classica a clessidra, quella giapponese (più elegante) e quella a tazza, che si presenta con una misura fissa.
Indipendentemente dal modello che si preferisce, è importante acquistare i propri strumenti da mixology presso fornitori affidabili e seri. I jigger di Ebarman, ad esempio, sono di ottima qualità e molto apprezzati, anche in virtù di un buon rapporto qualità prezzo e un servizio estremamente attento ed efficiente.
Strainer
Lo strainer è una specie di colino realizzato in metallo, utilizzato per separare le parti solide dai liquidi durante la preparazione dei cocktail. Grazie a questo fondamentale utensile, i bartender hanno la possibilità di filtrare il drink in maniera limpida e dal sapore uniforme, evitando di inserire all’interno del bicchiere qualsivoglia impurità in grado di rovinare l’esperienza di chi beve.
Uno dei più comuni tra questa tipologia di oggetti è l’Hawthorne Strainer, caratterizzato da una molla a spirale che trattiene i solidi più grandi, rendendolo perfetto per i cocktail shakerati. Degno di nota è anche il Julep Strainer, dalla forma a cucchiaio e i fori più piccoli, ideale per i cocktail mescolati direttamente in bicchiere.
Muddler
Per quanto riguarda il muddler, questo è un pestello in legno o plastica utilizzato dai bartender per frantumare, pestare o macerare degli ingredienti all’interno di un bicchiere, una coppa o direttamente all’interno di uno shaker.
La sua funzione è essenziale nel drink making, in quanto estrae succhi e aromi da frutta, erbe aromatiche o qualsiasi ingrediente di questo tipo, in modo da rendere più intenso, complesso e appagante il sapore dei cocktail. Basti pensare a celebri drink come Mojito e Caipirinha, che non potrebbero essere realizzati senza questo fondamentale strumento.