Riposto, carenze igienico-sanitarie nei locali dove venivano preparati i pasti per gli alunni: denuncia e sanzioni per il titolare

Nell’ambito delle attività di contrasto all’illegalità nel settore agroalimentare, a tutela della salute pubblica, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, unitamente a quelli del Nucleo Antisofisticazione Alimentare N.A.S. e del Nucleo Ispettorato del Lavoro N.I.L., hanno intensificato i controlli sul territorio, con l’obiettivo di verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie e quindi garantire la sicurezza dei consumatori.

In tale contesto, i Carabinieri della Stazione di Riposto, con il supporto del N.A.S. e del N.I.L. di Catania, hanno ispezionato una mensa scolastica di una scuola statale del paese, contestando all’amministratore dell’azienda, un 72enne catanese, sanzioni amministrative per un totale di quasi 6.000 euro e, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, denunciandolo all’Autorità Giudiziaria per mancata sottoposizione alla sorveglianza sanitaria di 4 lavoratori.

Le violazioni rilevate, hanno riguardato carenze igienico-sanitarie dei locali dove venivano preparati i pasti per gli alunni, oltre alla mancata attuazione delle procedure di autocontrollo previste dal sistema HACCP, un protocollo che serve a prevenire rischi come contaminazioni o conservazione impropria dei cibi, e rappresenta una garanzia essenziale per la sicurezza dei consumatori.

La mancata applicazione delle procedure di autocontrollo HACCP, infatti, compromette la capacità di monitorare e controllare i punti critici durante i processi di preparazione e somministrazione degli alimenti.

Per quanto riguarda le condizioni igieniche non conformi alla normativa vigente, gli investigatori hanno trovato residui di utilizzo giornaliero non adeguatamente rimossi nelle aree di preparazione e conservazione degli alimenti, pulizia insufficiente delle superfici di lavoro e delle attrezzature, nonché una gestione non ottimale della manutenzione di frigoriferi e congelatori, fondamentali per garantire il rispetto delle temperature di conservazione dei cibi.

Anche la formazione del personale sulle buone pratiche igieniche, come il lavaggio delle mani, la pulizia degli ambienti e la manipolazione sicura degli alimenti, insieme a una corretta gestione dei rifiuti, avrebbe potuto assicurare standard più elevati di igiene e sicurezza.

Proprio in materia di sicurezza sul lavoro, i Carabinieri del NIL hanno riscontrato che i 4 lavoratori presenti non erano stati sottoposti alla prevista sorveglianza sanitaria, ovvero quell’insieme di atti medici finalizzati alla tutela dello stato di salute dell’impiegato, in relazione all’ambiente dove lavora e ai fattori di rischio professionali. Questa violazione è costata al titolare una denuncia penale, ferma restando la presunzione di innocenza, valevole ora e fino a condanna definitiva.

Le violazioni accertate, pur significative, non hanno portato alla sospensione dell’attività perché, in questi casi, la legge consente ai Carabinieri del N.A.S. di impartire precise prescrizioni al titolare, obbligandolo a ripristinare, nel più breve tempo possibile. le condizioni igieniche e ad adeguarsi alle normative.

Sugli accadimenti è intervenuto il sindaco di Riposto, Davide Vasta, con una nota.

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