“Disagi che durano anni e che nel periodo estivo si acutizzano e nei mesi scorsi sono diventati ancora più fastidiosi” è la denuncia dei residenti di via Ferro, nella frazione mascalese di Nunziata, dove l’assenza di acqua potabile è diventato un fenomeno insopportabile.

“Mentre nei mesi scorsi l’acqua arrivava nei nostri rubinetti almeno la notte, da gennaio l’acqua potabile è totalmente assente. Da più di un mese – ci dice un residente – i miei rubinetti sono a secco. Sono stato costretto a rifornirmi di acqua potabile con l’ausilio delle autobotti, molte volte inviataci dal Comune, ma molte altre chiamate da me privatamente.

Per cercare di risolvere una volta per tutte questa situazione, lo scorso mese di agosto, i residenti hanno protocollato una proposta all’Amministrazione comunale disposti a finanziare la realizzazione di una piccola stazione di rilancio dell’acqua con un serbatoio che riempie l’autoclave, già in dotazione al Comune.

“Ci impegniamo a mettere un serbatoio di 5 mila litri. A nostre spese realizziamo il capanno dove alloggiare l’autoclave.
Il Comune deve solo mettere a disposizione l’autoclave e il punto luce e risolviamo il problema che è diventato ormai insostenibile”.

“Ho protocollato anche una denuncia contro ignoti – ha detto un altro residente – per indagare se c’è la possibilità che qualche utente si approvvigioni di acqua potabile in modo poco corretto. Chiederò i danni per questo disservizio perché da 8-9 anni ho dovuto pagare bollette onerose e spese extra per potere avere la possibilità di non restare totalmente senza acqua potabile ed esercitare il mio diritto ad avere un regolare approvvigionamento di acqua potabile”.