Amministratori locali e cittadini del comprensorio che periodicamente si riuniscono per affrontare e trattare importanti temi che riguardano il territorio ionico, nell’ultimo incontro che si è tenuto ieri sera a Riposto, hanno affrontato il tema dell’”Ospedale San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro” al centro dell’attenzione a seguito della proposta di rimodulazione dell’Asp di Catania che potrebbe prevedere un ridimensionamento del nosocomio giarrese e a ridosso dell’incontro che si terrà oggi, martedì 25 febbraio, presso la presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, tra il sindaco di Giarre Leo Cantarella, una delegazione dei sindaci del distretto sanitario e l’assessore alla Salute della Regione Sicilia Daniela Faraoni.
“La Sanità Siciliana è un grande e complesso mosaico che va “rinforzato, difeso e salvaguardato – affermano amministratori e cittadini che hanno partecipato all’incontro di ieri sera. Un’attenzione particolare deve essere posta agli ospedali di base poiché rappresentano gli avamposti territoriali della buona sanità; questi ospedali devono continuare ad esistere perché fanno parte integrante del tessuto sociale e baluardo della salute dei cittadini dei territori; sono il tessuto connettivo e lo stroma di struttura con le grosse aziende provinciali ed insieme costituiscono salvaguardia della salute pubblica.
L’Ospedale di Giarre – continuano – è una realtà sanitaria importante e socialmente ben individuata nella zona jonica etnea; nella nuova rete ospedaliera non si dovrà parlare di tagli, spoliazioni e soppressioni, bensì di potenziamento e realizzazione di piani sanitari ancora non completati; l’attenzione dovrà essere posta alle dotazioni organiche, tecnologiche e soprattutto strutturali.
Auspichiamo – concludono – che il destino dell’Ospedale di Giarre non diventi gallone o demerito da affibbiare al politico di turno e non diventi soprattutto terreno di competizione politica”.