La IV^ edizione di “Donne a gonfie vele” ha premiato il coraggio e la resilienza di mogli e figlie di poliziotti caduti per mafia -
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La IV^ edizione di “Donne a gonfie vele” ha premiato il coraggio e la resilienza di mogli e figlie di poliziotti caduti per mafia

La IV^ edizione di “Donne a gonfie vele” ha premiato il coraggio e la resilienza di mogli e figlie di poliziotti caduti per mafia

Il premio “Donne a Gonfie vele” 2025, al coraggio e all’impegno profuso nel diffondere la cultura della legalità è stato assegnato alle mogli di poliziotti caduti per mafia, ovvero alla signora Concetta Mauro Martinez Montinaro (assente per motivi di salute), meglio conosciuta come Tina Montinaro, a capo dell’associazione “Quarto Savona Quindici”, vedova di Antonio Montinaro, capo scorta di Giovanni Falcone, morto ammazzato dalla mafia nella strage di Capaci il 23 maggio 1992, ed alle figlie Dorotea e Loredana Mondo, insieme alla loro madre, la signora Rosalia Falanga, rispettivamente figlie e moglie di Natale Mondo, un fedele collaboratore del vice questore Ninni Cassarà, ucciso il 14 gennaio 1988, da killer di Cosa nostra, davanti al negozio di giocattoli della moglie a Palermo.

Si è voluto rendere onore alla memoria della dottoressa Francesca Laura Morvillo, magistrata al servizio della giustizia minorile, che ha lasciato un segno indelebile nel sistema giudiziario italiano, assassinata nella strage di Capaci, insieme al marito, il giudice Giovanni Falcone ed agli agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo ed Antonio Montinaro.

Il ricordo della magistrata di altissimo valore, un vero talento del diritto al servizio della giustizia minorile, è stato affidato, in un collegamento da remoto, al fratello Alfredo Morvillo, che ha servito per 43 anni in prima linea la magistratura di Stato per la lotta alla mafia.

“Apprezzo molto – ha detto il dott. Morvillo – che vi siate ricordati di Francesca. Mia sorella era una donna molto stimata per la sua vita professionale e sociale. Si è impegnata a lungo nel campo della giustizia minorile, curando non soltanto l’aspetto sansonatorio, ma soprattutto quello del recupero dei minori, provenienti da ambiti familiari dediti al delitto. Al tempo stesso – ha sottolineato il magistrato – è giusto ricordare che per rendere onore a chi ha sacrificato la vita, credendo negli ideali di giustizia e legalità, non bastano le commemorazioni, ma è indispensabile praticare scelte di vita quotidiane, improntate a quegli stessi ideali senza cedere mai ad alcun tipo di compromesso! Purtroppo però – ha concluso – è sconfortante constatare che in terra di Sicilia e soprattutto a Palermo la logica del compromesso politico mafioso continui tuttora ad essere vincente”.

Un riconoscimento per l’impegno profuso quotidianamente per la diffusione dei valori della legalità e del rispetto è stato infine conferito alla dirigente dell’I.i.s “Leonardo”, Tiziana D’Anna, nominata da recente dalla presidenza nazionale di Lni, delegata scolastica per la Lni.

L’evento, giunto alla sua quarta edizione, promosso dalla sezione di Riposto di LNI in collaborazione con l’I.i.s “Leonardo” di Giarre, con il Marina di Riposto, con il gratuito patrocinio del Comune di Riposto e la direzione artistica di Antonio Saeli management, è stato ospitato nell’aula magna del liceo giarrese, alla presenza di un nutrito parterre di autorità civili, militari e religiose, esponenti dell’associazionismo, club service, dirigenti scolastici, insegnanti, studenti delle scuole secondarie di primo grado del territorio e degli stessi studenti della comunità scolastica del “Leonardo”.  Questi ultimi sono stati protagonisti di un recital di poesie e musica, dedicate al tema della giornata, grazie agli alunni: Raffaele Di Carlo, Lydia Papa, Alberto Vitale della classe 5L; Lucia Cirino e Leonardo Alia della classe 3G, Elia Castorina di 2A e Gianluca Spartà di 3O, coordinati dall’insegnante Francesca Licosi. Si è trattato di un ricco programma per celebrare la giornata internazionale della donna, che si celebra proprio l’8 marzo.

L’apertura della kermesse, condotta, ideata e curata dalla giornalista Patrizia Tirendi è stata affidata ad una rappresentanza dell’orchestra “Macherione” di Giarre, che ha eseguito l’inno nazionale, grazie alla disponibilità della d.s del III° I.c “Macherione”, Rossana Maletta. Mentre i nipoti di Natale Mondo i piccoli Vittoria, Andrea e Giorgia, hanno recitato la preghiera del poliziotto. La manifestazione è stata impreziosita, inoltre, dalle performance canore della cantante Annalaura Princiotto, che ha esordito nella trasmissione “Ti lascio una canzone7”, su Rai 1 e dalle letture di alcune poesie di Grazia Russo, che ha anche dipinto il quadro “Le ali della speranza”, quale premio “Donne a gonfie vele”. Molto toccante la lettura del passo tratto dal libro “Non ci avete fatto niente” di Tina Montinaro a cura di Maria Letizia Rania, in rappresentanza delle donne della sezione ripostese di Lni.

A dare i saluti istituzionali erano presenti: il viceprefetto aggiunto, il dott. Angelo Alù, il primo dirigente della Polizia di stato, il dott. Tito Cicero, l’assessore alle P.o, del Comune di Riposto, la dott.ssa Chiara Longo, l’arciprete di Riposto, Don Marco Catalano e il delegato Sicilia orientale di Lni, il contrammiraglio, Agatino Catania.

Sono stati tantissimi i messaggi inviati dalle più alte cariche dello Stato e letti dal presidente della sede di Riposto di Lni, Giuseppe Ballistreri, come quelli del presidente del Senato, sen Ignazio La Russa, del presidente del Consiglio dei ministri, on Giorgia Meloni, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del ministro della Protezione civile e delle Politiche del Mare, sen.Nello Musumeci, della senatrice Cinzia Pellegrino, del presidente Regione Sicilia Renato Schifani, mentre il prefetto Renato Cortese del ministero dell’ Interno Dipartimento della pubblica sicurezza direzione centrale polizia stradale reparti speciali polizia di stato, ha inviato una toccante e speciale lettera agli studenti.

Il pubblico in sala ha davvero vissuto grandi momenti di commozione e forti emozioni con il ricordo della morte di Natale Mondo, grazie al contributo delle figlie Dorotea e Loredana, che hanno dato ai presenti una lezione di vita incommensurabile. “Ci è mancato il nostro papà – hanno dichiarato le sorelle Mondo -, crescere senza una figura paterna è stato difficile, soprattutto, perché ai quei tempi, a Palermo, venivamo escluse, soprattutto a scuola, da amicizie tra coetanei ed in generale evitate dalla gente, perché figlie del poliziotto ammazzato! Fortunatamente – hanno aggiunto – grazie al coraggio, alla forza e alla determinazione di nostra madre, che ci ha fatto da madre e padre, grazie alla presenza dei nostri nonni, ai colleghi di papà e alla vicinanza dello stato che non ci ha mai lasciate sole, siamo diventate oggi donne forti che sanno da quale parte stare”.

Soddisfazione per la riuscita della manifestazione è stata espressa dal presidente di Lni, Giuseppe Ballistreri “Oggi -ha detto-abbiamo ricordato donne e uomini che hanno sfidato la prepotenza mafiosa, rifiutandosi di sottostare alla paura e alla sopraffazione. Donne e uomini dello Stato, coraggiosi, fedeli al senso del dovere e alla propria dignità personale. Donne e uomini che avevano le loro idee, i loro sogni, le loro gioie, ma anche i loro dolori e sacrifici quotidiani, e che la mano della mafia ha cancellato con atti di vigliaccheria”.

“Esprimo – ha sottolineato la preside Tiziana D’Anna – grande soddisfazione per i risultati dell’evento, che è stato molto significativo per gli studenti e molto partecipato. Ho acquisito la consapevolezza, ascoltando le testimonianze delle sorelle Mondo, che ancora c’è una lunga strada da fare per battere l’illegalità e da oggi lo farò con maggiore fervore, spinta da questa testimonianza della famiglia Mondo, che mi ha toccato nel profondo del cuore”.

Lni di Riposto ha proposto alla Presidenza nazionale, nell’ambito del progetto “Mare di legalità”, di intitolare la barca “Milva”, a Natale Mondo, medaglia d’oro al valor civile.

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