Domani, giovedì 13, alle ore 11,30 l’Istituto d’istruzione superiore “Amari” di Giarre propone alle studentesse e agli studenti l’incontro realizzato dal Il Coordinamento Donne della zona ionico-etnea sul tema “Donne, ingegneria e intelligenza artificiale”. L’iniziativa, patrocinata dall’Ordine degli Ingegneri, è stata sostenuta da Associazione Ingegneri Ionico Etnei, Società giarrese di storia patria e cultura, Articolo 1, L’Agorà, Fidapa Giarre Riposto, Fidapa Porto dell’Etna, Ipazia, La Clessidra, Luogocomune, Trucioli, Amici del “Fermi” Giarre, Nuove Voci.
Le ingegnere che affronteranno il tema saranno Mariangela Leotta, docente di tecnologie e costruzioni navali, Cristina Monsone, Esperta indipendente per la Commissione Europea per AI e Robotica e Rosaria Musumeci, professora associata di idraulica presso l’Università di Catania.
Il tema sarà affrontato secondo diversi aspetti: dagli ostacoli che le donne nel tempo hanno dovuto per superare lo stereotipo secondo il quale la scienza e la tecnica sono un affare di uomini, al pensiero delle donne che da tempo hanno assunto la categoria della limite della scienza e della tecnica, che non significa una censura ma scegliere come riferimento il primato della vita e l’integrazione con l’ambiente.
Il Coordinamento delle donne ribadisce che la tecnica non è neutra, spesso in mano ad una ristretta cerchia di potentati economici può incidere dunque sulla società a seconda di interessi particolari che producono diseguaglianze. L’intelligenza artificiale potrebbe influire, attraverso gli algoritmi, sulla vita di persone socialmente fragili segregandole per tutta la vita come soggetti irredimibili, solo perché corrispondono ai parametri dettati da una macchina. L’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzare anche per frenare la libertà delle donne.
Problemi, dunque, che in un vicino futuro incideranno sulle vite di miliardi di donne e uomini .
L’incontro si potrà realizzare grazie alla disponibilità e collaborazione del dirigente scolastico del Liceo Classico “Amari” di Giarre, prof. Giovanni Lutri e delle professoresse Grazia Carota e Gisella Sciuto.