Gli ultimi giorni di “vita politica” giarrese (se politica può definirsi) sono stati caratterizzati da una polemica nata in seguito ad alcuni interventi critici nei confronti del sindaco di Giarre, Leo Cantarella, in occasione del congresso di Fratelli d’Italia svoltosi nei giorni scorsi a Riposto e riguardante l’attribuzione della carica di vice sindaco che pare sia ancora in capo all’assessore Claudio Raciti mentre dovrebbe essere assegnata al neo assessore Leo Patané. Capite bene come la risoluzione di tale nodo sia di “vitale” importanza per le sorti della città.
Tali critiche pare abbiano generato nel sindaco Cantarella uno stato di “irritazione” tanto che, raccontano i “fidi”, si è rischiata una nuova “crisi politica”. In realtà, e per questo non ne abbiamo dato conto ai lettori, non avremmo mai potuto pensare che banalità del genere potessero essere talmente rilevanti da scuotere così l’ambiente ma, evidentemente, ci siamo sbagliati e di questo chiediamo venia ai lettori.
Ma a ritenere risibili queste polemiche di fronte ai tanti problemi della città è anche il Partito Democratico che, in una nota, esprime la propria posizione in merito al bailamme degli ultimi giorni.
Non so cosa vede il neo esponente FDI, che per come lo ricordiamo è persona seria, ma Giarre vive il peggio del peggio della sua storia: strade dissestate, per non dire colabrodo; carenza d’acqua in molti quartieri della città; mancati pagamenti degli stipendi all’azienda della raccolta rifiuti solidi urbani, spazzatura per intenderci; per non parlare delle solite cose relative al problema traffico e gestione della viabilità, della totale mancanza di gestione del personale! Sono molte – conclude la nota – le mancanze dell’inefficienza dell’attuale maggioranza amministrativa, oltre alle lamentele di FDI per la delega di vicesindaco”.